Tutte le mie xxx

martedì 22 novembre 2016

Bon bon agli amaretti

Domenica due ottobre abbiamo celebrato il battesimo del nostro Davide, per l'occasione abbiamo deciso di invitare a casa i parenti per un buffet, decisione che ad un certo punto mi ha spaventata visto il crescere del numero degli invitati.
Calcolando solo i parenti più prossimi abbiamo superato la trentina di persone e cucinare, pulire ed accudire un bambino di cinque mesi non è stata cosa facile.


Però ci siamo riusciti e con successo.
Tutti si sono trovati bene e noi per più di una settimana dopo la festa abbiamo mangiato cibi dolci e salati già pronti.

Tra i tanti ho preparato questi bon bon agli amaretti, che sono velocissimi da fare.
Basta prendere gli amaretti, immergerli nel caffe, unirli con il mascarpone e passarli nella farina di cocco.

La cerimonia è stata bellissima con il nostro bambino che non ha pianto neppure quando gli è stato bagnato il capo ed anche il sacerdote ha avuto parole di elogio per un bambino "con due belle guance paffute che viene voglia di schiacciare" e che non si è lamentato durante la funzione, anzi ha ascoltato tutto con attenzione.
Spero che questa ricettina veloce e semplice, ma di grandissimo gusto piaccia a voi ed alle vostre famiglie, se vorrete replicarla nei prossimi giorni di festa (prossimi visto che ormai a Natale manca  solo un mese) .

domenica 30 ottobre 2016

I segreti della casa sul lago

Si avvicina il periodo delle giornate in casa, del camino acceso, delle calde coperte sulle gambe e delle tazze fumanti a riscaldarci le dita ed i cuori , novembre si avvicina è la natura che ce lo dice.


Le nerine sono fiorite in giardino in tempo per le festività di Ogni Santi e la foschia  di questa giornata invoglia alla lettura.
Quando è uscito questo ultimo romanzo di Kate Morton mi sono detta che sarebbe stato presto mio,sapete già quanto amo il suo modo di scrivere ed ogni volta aspetto trepidante la pubblicazione in italiano dei suoi romanzi; non appena la biblioteca lo ha reso disponibile mi ci sono fiondata.


Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba , è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia. Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. Che le rivelerà un segreto del passato… più presente che mai.

Ambientazioni suggestive, descrizioni curate dei personaggi, sicuramante il "più giallo" tra i romanzi della Morton, ma a mio avviso anche il meno riuscito.
Intendiamoci,  lo considero comunque una buonissima lettura, ma se agli altri romanzi avrei dato un bel 10 a questo darei un 8.
Trovo che questa volta le storie siano più confuse, forse ha voluto aggiungere troppo, la sola storia della famiglia Edevane era perfetta, i salti temporali e il delinearsi dei personaggi e della narrazione mi ha procurato una stretta al cuore, da neo mamma ho vissuto con il groppo in gola la vicenda del piccolo Theo ( che vi svelo si risolve comunque bene), ma ci sono almeno due storie di cui non ho sentito la necessità.
La prima è la solo accennata questione della figlia di Sadie, campata lì a caso, la seconda è la vicenda del caso da lei seguito a Londra.
Come tutti i libri della Morton ve lo consiglio, se poi vi va passate a raccontarmi cosa ne pensate.



domenica 16 ottobre 2016

Dipinti a mano

Mentre sei mesi fa, il nostro bambino vedeva i suoi genitori per la prima volta i suoi nonni erano in altre faccende affaccendati.
Quest'anno i miei genitori dopo 40 anni hanno deciso di sistemare il bagno, cambiare i sanitari, le piastrelle e dare una rinfrescata generale; già da qualche settimana aspettavano l'arrivo dei muratori che si sono fatti attendere proprio fino al giorno della nascita di Davide.
Immaginatevi loro che diventano nonni per la prima volta e si trovano in casa gli operai che non gli permettono di poter vedere il nipotino; beh ad un certo punto, quando hanno visto che l'orario delle visite si stava pericolosamente avvicinando senza che questi accennassero ad andarsene li hanno pregati di tornare il giorno dopo ( che cavoli il lavoro doveva essere già terminato da settimane e loro  cominciano proprio il 13 aprile!).


Con i rivestimenti hanno cambiato anche l'arredamento ed ancora una volta si sono avvalsi di mia suocera per quel che riguarda il centro a piastrelle colorate e della mia cara amica Sara, per quel che riguarda le ceramiche dipinte a mano poste sul mobiletto nuovo.


Il dispenser per il sapone liquido, il bicchiere per il dentifricio...


Ed il porta sapone.


Ancora una volta mi reputo fortunata ad avere un'amica come Sara, non solo per la qualità della nostrra amicizia che risale orami ai tempi della scuola, ma anche per le sue infinite capacità artistiche che purtroppo non vengono valorizzate a dovere; sono felice di mostrarvi ogni tanto i suoi bei lavori.
Per Natale vi mostrerò il restauro di alcune statuine dei gesso del presepe e ve ne racconterò la storia.

venerdì 7 ottobre 2016

Fiocco Matilde

Passano i giorni, le settimane ed i mesi, ma le possibilità di aggiornare il blog e di rivedere tutto quello che sono riuscita a scrivere precedentemente alla nascita Davide continuano ad essere minime.
Davide è un bambino che dorme pochissimo, per fortuna dopo un primo mese di fuoco ha cambiato il fuso orario e la notte ci concede di dormire, ma di giorno... di giorno raramente chiude gli occhi.
Ora a quasi sei mesi è anche molto vivace rotola rotola rotola a più non posso e comincia ad alzare il sederino di quasi una spanna, necessita costantemente della mi presenza e quando mi da un pochino di tregua ne approfitto per lavare, stirare, cucinare, pulire casa e qualche volta riposarmi.
In tutto ciò ho torvato rarissimi momenti per dedicarmi alle mie passioni e la nascita di tanti bambini mi ha "costretta" a riprendere l'ago per dedicarmi nuovamente alle baby crocette.
Così ecco prendere vita un nuovo fiocco che ho ricamato e che è stato assemblato dalla solita bravissima Laura. 


Matilde è nata quasi un mese fa ormai, anticipando il termine di qualche settimana.
Vi dico la verità, ho sempre detto di desiderare una femminuccia e quando ho saputo di essere in dolce attesa ho sperato tanto che questo deisderio si realizzasse, poi quando ho saputo di aspettare un maschietto sono stata felicissima, il bambino stava bene ed io ho capito quante cose avremmo fatto insieme e del magico rapporto che si sarebbe creato (e così è stato) tra un bimbo e la sua mamma.
Il motivo per cui mi sarebbe piaciuta la femminuccia principalmente era legato alle crocette, già vedevo un sacco di cosine rosa che avrei voluto ricamare, ma questo è stato l'anno dei maschietti.

  
Poi è arrivata la bella notizia, Davide avrebbe avuto anche un'amichetta femmina ed io ho potuto dare sfogo al mio desiderio di crocette rosa.
Certo nei primi anni i nostri bambini sentiranno questi mesi di differenza, ma tra un paio di anni Davide avrà una schiera di amici nati nello stesso anno con cui avrà piacere giocare e noi magari riusciremo a rilassarci un po'.

mercoledì 24 agosto 2016

Confettura di fragole

Ieri, con il nostro bimbo seduto sul seggiolone davanti alla porta della cucina mi sono resa conto che siamo già alla fine di agosto, praticamente un giro di boa.
Per noi crocettine, ma diciamolo, ora anche per le altre persone, dopo ferragosto il pensiero va al Natale; già impazzano le idee su come decorare casa o su quello che vorremmo creare in funzione dei regali.
Beh quest'anno niente regali fatti a mano, Davide mi assorbe completamente ed ho un grande progetto che giace incompiuto da terminare, ma ve ne parlerò più avanti.
Vi dicevo del nostro bimbo seduto sul seggiolone, l'ho invitato a guardare fuori dalla porta, gli ho fatto notare il riverbero dei raggi solari attraverso le foglie del glicine, i colori delle piante aromatiche, il terreno dell'aiola che comincia a rompersi per dar spazio ai primi germogli dei crocchi autunnali, gli ho chiesto di guardare bene e di ricordare quel paesaggio perchè l'inverno sarà totalmente diverso;  la porta rimarrà chiusa e ciò che vedrà sarà meno vivace.
L'estate è per me una stagione magica in cucina, con costi irrisori l'orto regala pranzi e cene dai sapori impagabili.


Ogni anno c'è un frutto o una verdura che, a volte inspiegabilmente, cresce senza particolari cure e produce una quantità enorme di frutti;  lo scorso anno è stato pieno di cachi, questo è stato l'anno delle fragole.
Ne abbiamo magiate in tutti modi, appena colte, in macedonia, nei dolci e poi invasate per l'inverno.
A dire il vero è difficile resistere per tanti mesi, così un vasetto di confettura viene prontamente aperto dopo poche settimane.

 
Su 500g di frutta noi usiamo 150g di zucchero ed un limone.
Tagliamo le fragole a pezzetti e le mettiamo in un pentolino con lo zucchero ed il limone, ogni tanto schiumiamo e mescoliamo .
Trascorso il tempo necessario ad ottenere la consistenza adeguata  invasiamo.

giovedì 18 agosto 2016

Le sette sorelle: Ally nella tempesta

Dopo il primo libro delle sette sorelle non potevo farmi scappare il secondo particolarmente adatto al periodo estivo.
Credo di averlo letto verso l'inizio di luglio, quando di solito mi appresto a preparare le valige in direzione Grecia e proprio in Grecia si apre la narrazione.


La giovane Ally, velista esperta, è distesa al sole di uno yacht in mezzo all'Egeo e sta vivendo uno dei momenti più emozionanti della sua vita: l'intesa professionale con il famoso skipper Theo Falys-Kings si è da poco trasformata in un amore appassionato. Ma la loro felicità viene bruscamente interrotta dalla notizia della morte di Pa' Salt, il magnate svizzero che ha adottato Ally e le sue cinque sorelle e che ha lasciato a ciascuna una serie di indizi per mettersi sulle tracce del loro passato.
Ally è troppo sconvolta per esaudire la volontà di suo padre; vuole solo abbandonarsi nelle braccia di Theo e ritrovare un po' di serenità: non sa però quello che sta per succederle, né sa che presto dovrà gettarsi nella lettura del volume lasciatole da Pa' Salt, la burrascosa stioria di Anna Landvik, una cantante d'opera norvegese che nella seconda metà dell'Ottocento divenne la musa del compositore Edvard Grieg. Ed è proprio nella gelida e romantica Norvegia che Ally dovrà scoprire cosa la lega a questa donna misteriosa.

Questi romanzi sono matrioske, una storia ne contiene un'altra ancora più coinvolgente, un intreccio di personaggi che catturano il lettore.
Anche le ambientazioni aiutano a creare un mix magico di passato e presente.
Consigliatissimo per chi come noi ancora deve partire per il mare ed è alla ricerca di una lettura piacevole e per nulla banale.


lunedì 15 agosto 2016

Torta mojito nuova versione

Buon giorno a tutte, come avete passato questo periodo? Noi non ci siamo ancora mossi da casa, fino alla fine del mese mio marito non avrà le ferie e la vita da genitori è veramente impegnativa, speriamo almeno durante le nostre vacanze settembrine di rilassarci un  pochino.
Il nostro bambino adesso dorme profondamente di notte, ma durante il giorno quasi non chiude occhio e richiede continue attenzioni, che onestamente sono ben felice di dargli, ma quando arriva la sera mi sento veramente a pezzi.
Vi avevo promesso un po' di vecchi post che ho ancora da rivedere, ma è strano al mese d'agosto parlarvi di lavori fatti con la lana o di libri letti tra Natale e Capodanno, così ecco un post estivo quanto basta; si tratta della ricetta della torta mojito proposta per la grigliata in compagnia di questo ferragosto.
E' la seconda volta che propongo una torta mojito ed entrambe le versioni hanno avuto successo, ma oggi vi parlerò di quella che io ho preferito.


Ingredienti
per la base
250 grammi di biscotti secchi
150 grammi di burro
per la crema al mojito
250 grammi di panna va bene sia fresca che vegetale
200 grammi di mascarpone
125 grammi di ricotta vaccina
6 grammi di gelatina in fogli
il succo di tre lime
foglie di menta fresca
una tazzina da caffè di rum bianco 
120 grammi di zucchero
2 cucchiai di latte caldo



 Per la base di biscotti
Sbriciolare finemente i biscotti e metterli in una terrina,sciogliere il burro ed unirlo ai biscotti, mescolare bene fino ad ottenere un impasto compatto e versarlo in uno stampo a cerniera del diametro di 20 centimetri, precedentemente rivestito di carta forno, compattare bene il composto di biscotti allo stampo con l’aiuto di un cucchiaio e metterlo in frigorifero.
Per la crema al mojito
Mettere la gelatina in una ciotola con l’acqua fredda.
Montare la panna con lo zucchero, unire ricotta e mascarpone e mescolare bene, aggiungere il rum,il succo dei lime e le foglie di menta fatte a pezzetti, mescolare bene ed unire la gelatina sciolta nel latte caldo.
Versare la crema sulla base di biscotti, livellare e mettere la torta in frigorifero per almeno 3/4 ore.

Vi parlerò in un'altra occasione della versione precedente.

mercoledì 20 luglio 2016

Un altro coprifasce

Prima della nascita del nostro bambino ho cominciato un nuovo coprifasce il cui schema è contenuto in un altro dei quaderni di Mani di fata, questa volta si tratta dello Speciale Coprifasce n° 2, un quaderno che contiene un sacco di bellissime proposte e sciegliere non è stata cosa facile.
Iniziato un paio di giorni prima del ricovero in ospedale l'ho assemblato dopo la nascita di Davide.


Per la lana ho usato un avanzo di quella che avevo acquistto per la tutina.


Il punto è molto semplice, ma anche d'effetto.


Si lavora su due ferri che vengono ripetuti: 1 ferro) 1 rov. * tenere 1p. in sospeso dul dir. , 1dir., lavorare il punto sospeso a dir.,1 rov* . 2 ferro) 1dir., *1p. rov, 1p. dir*.
Per i bordi il solito punto a dente di gatto.
Perdonatemi se questa volta non scriverò tutto il tutorial, fare la mamma mi occupa a tempo pieno, ma se qualcuna lo volesse fare sarò ben felice di darle tutte le spiegazioni.

Del completo mi piacevano molto anche le scarpine, ma non le ho fatte perchè in realtà nel periodo in cui è nato Davide non le avrei usate tra calzine di cotone e tutine di spugna era già abbastanza coperto.


A presto e buone vacanze per chi è in partenza!

venerdì 24 giugno 2016

Baby cape Precious Moment

Appena ho saputo di aspettare un bambino ho fantasticato su tette le cose che gli avrei ricamato, ho cominciato ad accantonare schemi che avrei voluto fare e qualcuno l'ho realizzato, altri no; penso sia nel dna di ogni crocettina avere un sacco di idee, ma troppo poco tempo per ricamare.
Così uno di questi schemi che mi piacevano tanto per il mio bambino ha visto la luce solo poche settimane fa per il corredo di un'amica.
Ho pensato di ricamarle un baby cape, dal momento che li aveva molto apprezzati in passato, ma ho dovuto apportare alcune modifiche all'idea iniziale.


L'aida iridiscente che in foto non si vede gli regala un po' di prezziosità, ma il ricamo non è quello dello schema originale.
Da principio pensavo ci stesse tutto, poi ho calcolato male le misure, il che mi ha portata ad eliminarne una parte per poi a fine confezionamento stabilire che ci sarebbe stato benissimo.
Peccato aver sbaagliato in questo modo, ma tutto sommato il risultato finale mi piace lo stesso, al Gic ho trovato questo sbieco divertente che mi sembra gli stia proprio bene.
Il libretto da cui ho tratto il ricamo è questo:






Visto che bello il disegno originale!
Contienae anche questi altri disegni.




Certo per i maschietti ci sono solo due schemi, ma con questo ho acquistato un altro libretto di cui vi parlerò la prossima volta.

venerdì 17 giugno 2016

Le sette sorelle

Il mio blog vive di rendita.
Il fatto di essere rimasta indietro nella revisione di parecchi post mi permette ora che non posso scriverne di nuovi e che non riesco a fare quasi nulla di nuovo di pubblicare i miei vecchi scritti finalmente rivisitati.
Questo libro infatti l'ho letto diversi mesi fa, parecchi mesi fa oserei dire e prima ancora di questo dovrei della stessa scrittrice raccontarvene un altro, ma si tratta di una lettura che risale perfino a prima di Natale quando per fare le foto avevo un altro telefono; e qui viene il bello perchè non ricordo più come si scaricano.
Veniamo a noi, l'autrice la conoscete già, di Lucinda Riley ho già parlato in altre occasioni.


Bellissima eppure timida e solitaria, Maia è l'unica delle sue sorelle ad abitare ancora con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. Ma proprio mentre si trova a Londra da un'amica, giunge improvvisa la telefonata della governante. Pa' Salt è morto. Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l'emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l'incantevole bellezza. Con l'aiuto dell'affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni '20, inestricabilmente legato alla costruzione della statua del Cristo che torreggia maestosa su Rio. Una vicenda destinata a stravolgere la vita di Maia. 

Primo di sette libri dedicati alle sette sorelle raccoglie le caratteristiche di una scrittura che già si è fatta apprezzare, leggero, che si legge tutto in un fiato
Un po' inverosimile nella vicenda ma che non cade nella banalità,   la storia è originale e ci fa ben sperare per  il prossimo libro.
Un romanzo magnetico che tiene il lettore incollato dalla prima all'ultima pagina, una lettura che consiglio in vista delle prossime vacanze estive.

mercoledì 1 giugno 2016

Madeleine cioccolato e rum

E' passata un'eternità dal mio ultimo post e tante cose sono successe, in realtà solo una, che però ci ha cambiato la vita.
Tutti te lo dicono, tutti hanno i loro racconti, ma la maternità è un'esperienza che va vissuta per essere capita.
Non avrei pensato che essere madre fosse tanto pesante, il nostro bambino ha scambiato il giorno con la notte, ha avuto coliche gassose dolorosissime sin dai primi giorni, coliche che lo facevano strillare come un ossesso per ore e dopo aver passato i primi giorni, le prime settimane e poi tutto il mese senza dormire le nostre facce erano quelle di due  zoombie.
Davide è nato il 13 aprile, dopo il primo mese per fortuna le cose sono cambiate, la pediatra ci ha prescritto una doppia dose di Milicon, le gocce per le coliche ed il nostro bambino ha trovato un po' di solievo.
Tutti, io per prima ti dicono di non tenere sempre il bambino in braccio, di non metterlo nel letto e di non dargli il ciuccio, tutti lo dicono...appunto...io ho fatto tutto ciò solo per un'ora di sonno.
Per essere più comoda ho acquistato una fascia porta neonato in modo da legarmi addosso  il pupo e poter avere le mani libere.
Insomma in questo periodo vivo in simbiosi con il mio bimbo che allatto ogni volta che lo desidera ed il tempo per tutto il resto, blog compreso è passato in secondo piano.
Fino ad ora vi ho parlato delle cose negative (ho omesso volontarimente il racconto del parto), ma essere genitori è la cosa più bella del mondo, un sorriso, un'espressione buffa un suo sguardo tutto riempie il cuore d'amore.
Ovviamente oltre al blog ci sono un sacco di altre cose che non sto facendo, nei primi giorni è stato difficile anche conciliare i nostri pasti con i suoi e per fortuna prima di andare in ospedale ho avuto la lungimiranza di riempire il congelatore di tutto un po'; quindi la ricetta che vi presento oggi l'ho fatta, fotografata ed abbozzata prima del parto.
Avevo avanzato del toping al cioccolato che avevo acquistato per una torta, così ho dovuto inventarmi qualcosa per finirlo.


120g di farina, 2 uova, 100g di burro, 30g di zucchero, 1 cucchiaino raso di lievito, Rum, toping al cioccolato (io quello della Fabbri).
In una ciotola montare le uova con lo zucchero,aggiungere il burro sciolto a bagnomaria, unire metà di questo composto alle uova e sbattere, setacciare la farina e il lievito nel composto e sbatterlo alternando con il burro.
Unire un bicchierino di Rum e il toping al cioccolato q.b..
Quando tutto sarà ben ammalgamato metterlo in frigo una notte, scaldare il forno a 230° e infornare per 5 minuti, fino a quando si formerà la famosa gobbetta, abbassare poi a 180° e cuocere per altri 5 minuti fino a doratura.
Far poi raffreddare.
E' importante che il forno sia molto alto e che ne seguiate l'evolversi perchè i dolcetti dovranno lievitare senza però abbrustolirsi.
 
Adesso non so quando potrò postare ancora, ma cercherò di mettermi presto in pari con i vostri blog. 
A presto

lunedì 11 aprile 2016

Baby cape orsetto

I giorni passano senza che nulla accada, ad un monitoraggio ne segue un altro e di questi tempi significa buttare più di mezza giornata in attesa che qualcuno ti veda.
Purtroppo nel nostro Policlinico i medici hanno tagliato la corda 5 in un paio di mesi ed il reparto di ginecologia e maternità si ritrova con ben poco personale qualificato da far turnare, così ecco che un medico si occupa della sala parto e del pronto soccorso ed un altro segue le degenti ed i loro bambini, più noi future mamme.
Insomma ciò che dovrebbe portarti via al massimo un paio di ore viaggio compreso, finisce con il farti stare in ballo dalle 8 del mattino, fino alle 14.00 del pomeriggio.
Spero onestamente che prima di  domani il nostro bimbo decida di farsi vedere.
Così ecco che ricamo e sferruzzo, già da qualche tempo ho finito un altro baby cape che ho fatto confezionare al Gic.
Credo mi saranno molto utili.



Anche in questo caso ho usato un'aida iridiscente e lo sbieco a righine mi piace molto.
Accantonato il punto croce ho iniziato anche un altro coprifasce, ma questa volta credo che diventerà un regalo.
Come vi dicevo nei post precedenti, ci sono molte amiche in dolce attesa, così inizio a portarmi avanti anche con questi piccoli pensieri.
Per il momento vi lascio e spero di potervi dare presto buone  notizie.

martedì 5 aprile 2016

Copertina culla

I giorni passano e domani scade il termine delle mia gravidanza, da qualche settimana mi avevano anticipato il pre-ricovero ed ho fatto qualche monitoraggio in più perchè le stime davano il nostro bimbo in dirittura d'arrivo, di fatto arriverà a termine, mentre a termine non è arrivata la nipotina dei miei vicini che doveva nascere dopo; a  beneficio dei medici c'è che te lo dicono subito, la nascita di un bambino è la cosa più imprevedibile che ci sia.
Questi però sono giorni un po' noiosi, avendo anticipato le pulizie di primavera ed avendo riempito il congelatore di cibi fatti in casa, che nel primo mese spero di risparmiarmi ora mi ritrovo con poco da fare.
Le energie sono sempre meno, stare al pc è la posizione più scomoda, leggo, ricamo e lavoro a maglia; prima era un modo per passare le notti insonni, ora ci passo anche le giornate.
Così eccomi a presentarvi un altro pezzo del corredo di Davide, una copertina da culla.


Anche questo è un modello presente su uno dei giornali di Mani di Fata, è il Lana & Bimbi n°50 e come spesso accade è stato leggermente modificato.


La copertina misura 53x63 e servono 250g di lana "Specialbaby", io ho usato una lana diversa perchè ho preferito il colore, ma la misura è quella ed ho evitato il bordino all'uncinetto bianco, servono ferri del 3.
Avviare 184p. e lavorare a grana di riso per 5cm (io grana di riso doppia).
A cm 5 ripartire 8 diminuzioni e lavorare sui 148p. centrali seguendo lo schema.
Iniziare con i punti che precedono A, ripetere da A a D e terminare con i punti da A a C.


Io ho omesso l'intreccio.
A cm 58, eseguito il ferro 20 dello schema ripartire a grana di riso eseguendo 8 aumenti, a cm 63 intrecciare i punti in una sola volta.
Spero tanto per il prossimo post di darvi buone notizie, certo mi mancherà la pancia e sentire il mio puledrino scalpitante, ma ho gran voglia di vederlo e di cominciare questa nuova avventura.


giovedì 17 marzo 2016

Tutina verde acqua

Tutto diventa più difficile di giorno in giorno, il mercoledì approfitto della visita dei miei genitori per farmi fare qualche lavoro domestico dalla mia mamma, mi setaccia il pellet, mi stira e passa la scopa, sembrarebbe poco, ma mi da un po' di respiro a metà settimana, mia suocera molto volonterosa ogni giorno mi chiede se deve venire a darmi una mano, ma onestamente preferisco fare da me, anche perchè non sto male; fondamentalmente sono solo molto fiacca, ma gli esami vanno benone e la mia è solo la condizione normale di questo stato che fino ad ora è stato di grazia.
Intanto vedo attorno a me amiche e conoscenti che mi chiamano per annunciare la loro gravidanza, mi piace convincermi di averle in qualche modo ispirate, ma dentro di me so che è solo il normale svolgersi della vita, abbiamo un'età  dove già da un pezzo si pensa concretamente alla maternità e dove le condizioni di vita e di lavoro lo permettono è normale desiderare di allargare la famiglia.
E' l'anno dei maschietti, su sei  bimbi in arrivo solo una è femminuccia, la piccola Vera, nipotina dei miei vicini di casa, purtroppo la figlia non abita più qui e loro si trasferiranno a breve, un peccato perchè abbiamo il termine pochi giorni l'una dall'altra ed avremmo potuto fare tutto insieme.
Continuo a scrivere, ma concretamente devo postare gli avanzamenti della tutina; eravamo arrivate alle gambette ed ora tocca al  corpo centrale.


Ho cambiato le misure in cm del giornale per rendere la tutina più simile a quelle che ho acquistato della stessa taglia (ovviamente le misure sono soggettive, ma mi sembravano più proporzionate rispetto a quelle del giornale).
Una volta finite le gambine riunitele su un solo ferro, avviando a nuovo per il cavallino 2 maglie .
Proseguire a punto operato fino a cm 30 ( misurati dal piedino, dove si vedono i ferri rossi e le spille).
A questo punto cambiate la lana ripartendo 6 diminuzioni e proseguite a maglia rasata rovescio.


A cm 34 per l'incavo manica intrecciare ai lati 3 p. in una sola volta, e proseguire diminuendo internamente ai primi ed agli ultimi due punti 1p. ogni 2 ferri x 4 volte.


A cm 41 per lo scollo intrecciare i 17p. centrali in una sola volta e proseguire separatamente sulle due parti intrecciando ancora 2p. x 3 volte e 1p.
Per le spalle intrecciare i punti rimasti in due riprese.

giovedì 10 marzo 2016

Voglia di primavera

Sono stanca, molto stanca,  non mi devo lamentare perchè fino ad ora la mia gravidanza è stata una passeggiata, ma i 9kg presi in questi 9 mesi si fanno sentire.
All'ultima visita la dottoressa era molto contenta per come mi sono mantenuta diligente sul cibo e sullo sport (se così vogliamo definire il movimento che si fa in gravidanza, che nulla ha a che vedere con lo sport vero, quello che lo scorso anno mi ha permesso di perdere 10kg) mi aiuterà a superare con meno difficoltà questo ultimo periodo.
E meno male perchè onestamente ci sono giorni in cui la sera trovo pesanti anche gli aghi da maglia, riesco ancora a fare le faccende domestiche e sono partita con le pulizie di primavera, ma tutto il resto passa in secondo piano.
Le previsioni della dottoressa sono però confortanti, pare che il bimbo non arrivi al termine e secondo lei potrebbe anticipare il lieto evento di una decina di giorni, quindi potrei avere un bell'uovo di Pasqua o un bel pesce d'aprile.
All'inizio questa notizia non mi era parsa molto buona, ma mi ha rassicurata sul fatto che ormai non ci sarebbe nessun pericolo per il bambino, il quale ha già 200g più della media ed è totalmente e perfettamente sviluppato, quindi se va bene per lui, per me va ancora meglio.
Così oggi, complice anche il bel tempo, mi sono fatta prendere dalla frenesia, cambio di stagione per le lenzuola e per la biancheria da tavola, ho infornato un po' di pane che ho messo in congelatore assieme a tre vassoi di pasta integrale.
Domani se dovessi sentirmi come oggi spero di fare un paio di teglie di gnocchi così da avere un po' di scorta in modo da dedicarmi nei primi tempi totalmente al mio Davide.
La primavera si fa sentire e con lei il bisogno di cominciare una nuova avventura ricamosa, in verità ho cominciato un altro ricamo baby che dovrei portare a termine, ma essendo per una copertina da lettino mi dico che può aspettare.
Mi vorrei togliere la soddisfazione di cominciare un ricamo per il quale ho già da tempo tutti i materiali.


L'avete riconosciuta? ebbene è la Rose of Provence di Mirabilia per cui avevo preso i filati al Gic, quando erano in offertaa 0,50€ ed un tessuto Jobelan 28ct. Colorful Clouds della Polstiches Designs.


Io la trovo bellissima e adatta a questo "periodo di rinascita",  chissà se questa sera riuscirò a mettere i primi punti... 

venerdì 4 marzo 2016

Il club delle lettere segrete

Un altro libro che ho divorato di questi tempi è "Il club delle lettere segrete".


È arrivato l'inverno a Porvenir, e ha portato con sé cattive notizie: per mancanza di lettere, l'ufficio postale sta per essere chiuso e il personale verrà trasferito altrove. Sms, mail e whatsapp hanno avuto la meglio persino in questo paesino arroccato tra le montagne. Sara, l'unica postina della zona, è nata e cresciuta a Porvenir e passa molto tempo con la sua vicina Rosa, un'arzilla ottantenne che farebbe qualsiasi cosa per non separarsi da lei e risparmiarle un dispiacere. Ma cosa può inventarsi Rosa per evitare che la vita di una delle persone che le stanno più a cuore venga stravolta? Forse potrebbe scrivere una lettera che rimanda da ben sessant'anni e invitare la persona che la riceverà a fare altrettanto, scrivendo a sua volta a qualcuno. Pian piano, quel piccolo gesto innescherà una catena epistolare che coinvolgerà una giovane poetessa decisa a fondare un book club nella biblioteca locale, una donna delle pulizie peruviana, una cuoca un po' maldestra e tanti altri, rimettendo in moto il lavoro di Sara e creando non poco trambusto fra gli abitanti del piccolo borgo. Perché - come ben sanno tutti quelli che provano un brivido di gioia ogni volta che ricevono posta a sorpresa e che affondano il naso nella carta per sentirne il profumo - una lettera tira l'altra, come un bacio. E può cambiare il mondo. 

L'unico difetto che posso trovarvi è forse l'eccesso di citazioni letterarie, si tratta di un libro scritto con semplicità, ma eleganza; una storia di sentimenti positivi che racchiude tante altre storie di personaggi che si trovano loro malgrado legati gli uni agli altri. 
E' uno di quei romanzi che si legge in un soffio pur non avendo la pretesa di essere un capolavoro letterario, ve lo consiglio per l'atmosfera che si respira; Porvenir è un piccolo paese come ce n'erano una volta, ma con una storia contemporanea che ci fa riflettere.


venerdì 26 febbraio 2016

Fiocco nascita per il piccolo Davide

Ormai ci siamo, oggi entro nel nono mese, una volta,  mia mamma sarebbe andata a fare la sua unica visita, ad oggi ne ho fatte a decine, decine di esami e centinaia di euro spesi.
Dalla prossima settimana avrò una serie di esami e di visite infinite che si accavallano con il corso pre-parto, cominciato la scorsa settimana (N.B. L'iscrizione l'ho fatta all'inizio della gravidanaza, ma dall'ospedale mi hanno contattata solo ora) con 3 ore di incontro con l'ostetrica che, stipate in una stanzetta con il riscaldamento a mille ci ha spiegato a grandi linee le fasi del parto; ebbene si 3 ore sedute per terra su un cuscinetto di quelli da palestra, io che ho avuto la fortuna di non avere mal di schiena dall'altro giorno mi sento come se mi avesse arrotata un bilico.
Dettagli, così come sono dettigli i 60€ di ticket, parlano di politiche per la famiglia e di bonus, basterebbe evitare tutti i mesi di spendere un minimo di 50€ sarebbe già una bell'incentivo, se poi togliessero la metà delle tasse da lavoro dipendente noi di figli ne avremmo già fatti 3 da un pezzo, ma meglio non addentrarsi in questi discorsi.
Nel mio giardino fatato c'è spazio solo per le cose belle ed oggi ne ho proprio una bella da mostrarvi, è il fiocco nascita del mio Davide.
Il ricamo per cui ho usato 30 matassine di mulinè l'ho fatto io su di una tela aida iridiscente.


Il cavallino a causa della mia passione per i cavalli che in questi anni ho dovuto accantonare dal momento che mio marito è allergico alla forfora equina e poi perchè Davide è il nostro puledrino, scalcia e si muove sempre con la vivacità di un puledro.
La scorsa settimana nella sala d'aspetto del medico continuava ad agitarsi e le signore lo hanno visto muoversi, si sono radunate tutte intorno a me fissandomi la pancia, vi dirò che non solo non mi ha dato fastidio, ma ho trovato bellissima la loro emozione per una persona che non conoscevano.


Vi dicevo del ricamo, ma noterete che il fiocco è fatto totalmente a mano ed a confezionarlo è stata la bravissima Laura del blog http://laura1969.blogspot.it/ che non è la prima volta che mi cuce un fiocco; già in passato aveva realizzato la coccarda per una mia carissima amica, anche in quel caso io avevo fatto il ricamo e lei lo aveva assemblato.


Oltre ad aver fatto un lavoro super mi ha anche mandato un bellissimo pensiero che voglio condividere con voi.


Si tratta di una cornice portafoto di feltro e personalizzata per il mio bimbo, ammetto che quando l'ho vista mi è scesa una lacrimuccia, è stato un gesto gentilissimo e per questo non la ringrazierò mai abbastanza.
Adesso vi devo selutare, spero a presto.

martedì 16 febbraio 2016

Tutina neonato: le manichine

Come cambiano le cose nel giro di poche settimane, le energie mi abbandonano, fare le scale 50 volte al giorno come ero abituata diventa impossibile, ogni volta che arrivo sul pianerottolo sento il respiro più affannoso ed i muscoli delle gambe che fino al mese scorso hanno retto 4 serie da 50 piegamenti ora fanno male.
Con tutto questo non mi devo comunque lamentare sono arrivata all'ottavo mese avendo una gravidanza d'oro molto simile a quella che ebbe la mia mamma 40 anni fa con mio fratello e 34 con me.
Veniamo a noi, vi avevo lasciate con le gambine in sospeso e teoricamente dovremmo proseguire con il corpo centrale della tutina, ma personalmente trovo più comodo proseguire con le manichine che una volta fatte verranno lasciate in sospeso in attesa di essere cucite al resto.


Con lana di colore diverso ho avviato 41 punti e lavorato a rovescio il primo ferro, poi 5 ferri a cosete doppie, sul ferro a rovescio cambio colore e sul ferro dopo inizio la lavorazione a punto operato come d schema del post precedente iniziando da *B*.
A cm 1 di altezza totale aumento 1 punto ai lati , internamente al primo ed all'ultimo punto, 1 punto ogni 10 ferri per 5 volte e sui punti aumentati proseguo con la lavorazione.
A cm 12,5 tot. intreccio ai lati della manica 3 punti in una volta, diminuisco poi 1 punto ogni 2 ferri per 16 volte.
Intreccio i 13 punti rimasti in una sola volta.


Faccio allo stesso modo l'altra manica.
A presto con il seguito delle spiegazioni.

domenica 7 febbraio 2016

In un soffice nido

Qualche tempo fa sono andata al Gic  https://www.facebook.com/groups/826491697384642/?ref=ts&fref=ts per acquistare una matassina che mi mancava e come ogni volta non ho potuto acquistare solo quella ho curiosato tra gli articoli per bambini e mi sono innamorata del n° 53 di Lana & Bimbi.
Non è facile trovare sullo stesso giornale diversi lavori che si adattano come misure al periodo primaverile e autunnale o dei motivi da maschietto che mi piacciono; invece in questo numero è stato amore a prima vista per un sacco di cose.


Carinissimo è il completino del bimbo in copertina, ma ho deciso di partire con un altra tutina fatta di un alternarsi di punti diritti e rovesci che sembravano così semplici sulla carta, ma che di fatto mi hanno creato qualche difficoltà in prossimità delle diminuzioni per il piedino.


Ho pensato di usare della lana baby della DMC in una tonalità leggermete più chiara rispetto a quella usata per il coprifasce e le ghettine fatte in precedenza,  per lo sprone una lana screziata nei toni dello stesso verde acqua, del bianco e del giallo; per i neonati non mi piacciono i toni scuri del marrone corteccia come proposto dal giornale.


Dividerò questo tutorial in più parti così come ho fatto per il coprifasce e dandovi le indicazioni di come ho modificato la mascherina della scarpa.
Partiamo con la scarpina destra e facciamo la parte anteriore della gamba ( perchè quella posteriore sarà fatta in un secondo momento).
Avviamo 44 maglie e lavoriamo a maglia rasata rovescio.  Durante l'esecuzione del 3° ferro aumentiamo 4 punti: 1 internamente al primo e all'ultimo punto, 1 ai lati dei 2 punti centrali. In seguito ripetere gli stessi aumenti ogni 2 ferri per 3 volte.
Eseguiti 10 ferri a maglia rasata rovescio proseguire a punto operato ( lavorare da B al secondo * , ripetere da *a* e terminare con i punti dal 2°* a C) aumentando 1 punto durante l'esecuzione del 1° ferro.
Eseguiti 10 ferri a punto operato per la mascherina  eseguiamo i primi 25 punti a punto operato poi proseguiamo sugli 11 punti centrali a maglia rasata, al termine di ogni giro a maglia rasata riprendiamo 1 punto per parte  tra i punti lasciati in sospeso.
Sul diritto del lavoro accavallare l'ultimo punto della mascherina sul 1° dei punti laterali, giro e faccio il rovescio della mascherina, lavoro assieme a diritto l'ultimo punto della mascherina e il 1 ° dei punti laterali.
Ripresi 10 punti proseguire di nuovo lavorando tutti i 41 punti a punto operato, eseguiti i 12 ferri, per la gambina proseguire solo sui 21 punti centrali, avviando a nuovo 1 punto ad ogni lato per il margine di cucitura.
A cm 1 della gambina, solo lungo il margine interno della gamba, internamente al 1° punto, aumentare 1 punto ogni 4 ferri per 18 volte e ampliare la lavorazione a punto operato.
A cm 16 lasciare in sospeso il lavoro ed eseguite un'altra scarpina e gambina nello stesso modo.


Una cosa fondamentale che mi sono dimenticata di scrivere all'inizio è che la taglia si riferisce a bimbi di 1 mese.
Il prossimo step sarà unire le due gambine, aggiungere i punti al cavallo e lavorare il davanti.

venerdì 5 febbraio 2016

Il giardino degli oleandri


Il tempo passa ed in men che non si dica mi sono ritrovata all'ottavo mese di gravidanza, per fortuna ho fatto tutti i corsi possibili da Prenatal nei primi mesi, così ora sono più tranquilla ed ho quasi già tutto pronto.
Il borsone è stato fatto, con la speranza di non usarlo fino ai primi di aprile, il trio, il lettino ed il riduttore per la culla sono stati ordinati, ma restano ancora un sacco di cose da fare.
In primo luogo il corso pre-parto per cui ho lasciato il nominativo all'ospedale appena ho saputo della gravidanza ed ancora non mi hanno chiamata; ma la dottoressa mi dice di non preoccuparmi che fanno sempre così (bene dico io e chi al nono mese non ci arriva!?!).
La prossima settimana avrò due visite e ci porteranno la cabina armadio per una cameretta, in modo da dedicare l'altra, che ora è colma di cose nostre al piccolo Davide. 
Io e le nonne ricamiamo e lavoriamo a maglia, prossimamente vi mostrrò ancora qualcosa, ma oggi vi parlerò di un libro.
E' inevitabile, di questi tempi ho letto moltissimo e sono terribilmente in arretrato con le recensioni che vi volevo proporre.

C'è un oleandro in fiore nel giardino di una casa a Carbonara, in Puglia. Lo ha piantato Agostino, quando si è trasferito lì con sua moglie Anita, per tutti "Margiala". Donna di rara e profonda bellezza, la Margiala ha il potere di lenire i dolori dei neonati, è aiuto prezioso durante i parti e all'occorrenza è in grado di togliere il malocchio. Ha tre figlie: Rosetta, Cornelia e Diamante, la più piccola. La prima è bella e selvaggia come lei. La seconda ha i capelli color miele e gli occhi chiari del padre. Diamante invece è paffuta e la sua testa è sempre arruffata: da quei ricci indomiti - le ripete la madre - deriva il suo spirito ribelle. Con occhio severo, che quasi mai indulge alla tenerezza, la Margiala assiste negli anni alla morte del marito, al sopraggiungere della guerra e alla crescita delle figlie, con i loro amori infelici, le passioni brucianti, le delusioni amare. La presenza rassicurante della Margiala, avvolta nel suo silenzio impenetrabile, veglia comunque su di loro, anche di fronte al destino più imprevedibile... 

Qui potrete trovare il booktrailer:  https://www.youtube.com/watch?v=QcCE4eyc99E
anche se onestamente proprio non mi piace.

Il libro a differenza del booktrailer è intenso, fatto di personaggi sapientemente descritti e con storie di vita realistiche, un affresco famigliare e di donne che coinvolge il lettore nonostante le brutture che la vita riserva alle protagoniste.
Ve lo consiglio se siete alla ricerca di un libro scorrevole, ma non banale e che ricordi i profumi dell'estate.

martedì 19 gennaio 2016

Madeleines al profumo di limone

Le festività se ne sono andate lasciandoci in attesa della primavera, la verità è che dopo Natale non vedo l'ora che il sole compaia a scaldare le nostre giornate e ad essere onesta per Santo Stefano c'è stato proprio un bel clima primaverile, in altre circostanze avremmo preso la moto e ci saremmo fatti un giro,  ma la pancia cresce di giorno in giorno ed il casco è stato abbandonato ormai da mesi.
Le  giornate però si sono fatte soleggiate e nonostante la brina che la mattina imbianca il paesaggio, nel pomeriggio è piacevole imbacuccarsi ed andare a passeggio con la mia cagnolina che meriterebbe di rimanere in campagna almeno 3 ore al giorno, ma che si accontenta di una breve passeggiata di massimo 2 ore 2/3 volte a settimana.
Durante le feste mi sono attenuta più o meno alla dieta impostami dalla dottoressa, con il risultato di aver perso un kg, mentre il mio bambino cresce io dimagrisco semplicemente tenendo un'alimentazione regolata; all'ultima pesata la ginecologa era visibilmente orgogliosa di me, la più diligente delle sue assistite ha preso 3kg.
E' stata dura mantenere un' alimentazione equilibrata sotto le feste ed ora mi sto concedendo qualche piccolo sfizio.
Nei giorni scorsi i miei zii mi hanno fatto un dono prezioso, una borsa di limoni biologici della costa ligure, è indescrivibile il profumo che emanano, così per poterli sfruttare al meglio di questi tempi ho previsto un po' di ricettine a base di limone.
Avendo finito i vari prodotti per la mia colazione mi sono decisa a mettermi all'opera per infornare "il mio strappo alla regola".
Semplici, ma evocative ecco le madeleine di Proust, chi non le conosce!?!
Se non avete mai letto "Alla ricerca del tempo perduto" vi consiglio di colmare questa lacuna, io nel mio piccolo vi darò un assaggio del brano dedicato a queste piccole conchiglie e della mia rivisitazione della ricetta.

 "Al mio ritorno a casa, mia madre, vedendomi infreddolito, mi propose di bere, contrariamente alla mia abitudine, una tazza di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, cambiai idea. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti che chiamano Petites Madeleines e che sembrano modellati dentro la valva scanalata di una “cappasanta”. E subito, meccanicamente, oppresso dalla giornata uggiosa e dalla prospettiva di un domani malinconico, mi portai alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato che s’ammorbidisse un pezzetto di madeleine. Ma nello stesso istante in cui il liquido al quale erano mischiate le briciole del dolce raggiunse il mio palato, io trasalii, attratto da qualcosa di straordinario che accadeva dentro di me. Una deliziosa voluttà mi aveva invaso, isolata, staccata da qualsiasi nozione della sua casa. Di colpo mi aveva reso indifferenti le vicissitudini della vita, inoffensivi i suoi disastri, illusoria la sua brevità, agendo nello stesso modo dell’amore, colmandomi di un’essenza preziosa: o meglio, quell’essenza non era dentro di me, io ero quell’essenza. Avevo smesso di sentirmi mediocre, contingente mortale. Da dove era potuta giungermi una gioia così potente? Sentivo che era legata al sapore del tè e del dolce, ma lo superava infinitamente, non doveva condividerne la natura. Da dove veniva? Cosa significava? Dove afferrarla? Bevo una seconda sorsata nella quale non trovo di più che nella prima, una terza che mi dà un po’ meno della seconda."

Come per tutte le ricette tradizionali ogni casa ha la propria e chi può dire quale sia l'originale, io ho poi rivisitato una delle tante ricette trovate sul web di cui però non ho segnato la fonte; quindi se vi ritrovate fatemi un fischio.


120g di farina, 2 uova, 100g di burro, 70g di miele (2 cucchiai c.a.), 30g di zucchero, 1 cucchiaino raso di lievito, 1 pizzico di sale ( se vi piace nei dolci per esaltarne il sapore), la buccia di 1 limone, 3 gocce di aroma ai fiori d'arancio.

In una ciotola montare le uova con lo zucchero, unire il pizzico di sale e la scorza del limone grattugiata.
Al microonde far sciogliere il burro con il miele, unire metà di questo composto alle uova e sbattere, setacciare la farina e il lievito nel composto e sbatterlo alternando con il burro/miele.
Unire le gocce di aroma.
Quando tutto sarà ben ammalgamato metterlo in frigo una notte, scaldare il forno a 230° e infornare per 5 minuti, fino a quando si formerà la famosa gobbetta, abbassare poi a 180° e cuocere per altri 5 minuti fino a doratura.
Far poi raffreddare.
E' importante che il forno sia molto alto e che ne seguiate l'evolversi perchè i dolcetti dovranno lievitare senza però abbrustolirsi.

Il miele è un altro di quegli ingredienti che non mi fanno impazziare  come gli amaretti, ma da qualche anno ho scoperto che l'abbinamento con il limone mi piace molto.


venerdì 8 gennaio 2016

Borsa fasciatoio

Anche queste festività se ne sono andate portando alcune novità, belle e brutte.
Sicuramente quest'anno ci siamo tolti un gran peso, quello della reperibilità al lavoro e questo capodanno abbiamo potuto passarlo a casa di amici in serenità e con l'unica preoccupaazione di non mangiare troppo ( e direi che quando le preoccupazioni sono queste va alla grandissima), anche per Natale e Santo Stefano l'unico problema è stato questo, passarlo con i parenti è stato bellissimo e solo un' anticipazione di quello che sarà il prossimo quando il nostro bambino sarà nato.
A tal proposito questa mattina ho ritirato presso il Gic Moda la borsa fasciatoio fatta su misura per il nostro bimbo.
Poter decidere tutti i supporti da usare è una gran comodità.


Ho venduto a prezzo da usato l'originale di questo schema convinta che non lo avrei più ricamato, poi quando ho visto questo tessuto a pois mi sono detta che i filati li avevo, l'azzurro dell'acqua richiamava il colore del tessuto esterno e della spugna interna, ci ho messo un secondo a decidere che lo avrei rifatto.


E' vero che tutti i trio sono corredati dalla borsa per i pannolini, ma dovendomi muovere per andare dai miei facendo molti km so che tra pannolini e co. una borsa non mi sarebbe bastata e questa sarà spero, un bel ricordo che il mio bimbo terrà sapendo che è un pezzo unico fatto dalla sua mamma.
I bottoni interni ed esterni permettono di chiuderla bene, ne sono molto soddisfatta ed orgogliosa;non so se nella prima foto si nota, ma il ricamo è stato fatto su un'aida irridiscente che brilla ed io adoro i tessuti sbarluccicosi.
Al momento sto lavorando ad un altro ricamo per il nostro bimbo, inizialmente lo avevo pensato come fiocco nascita, ma in fase di ricamo sto quasi valutando di farne un portapannolini da tenere vicino al fasciatoio.
Vedremo e voi come avete passato queste feste?