Tutte le mie xxx

giovedì 29 novembre 2012

Aix en provence

Eccomi ragazze finalmente sono tornata, è incredibile dopo i 4/5 mesi per il gas ce ne sono voluti due per la linea telefonica, beh non pensiamoci più, adesso posso raccontarvi del nostro bellissimo viaggio di nozze.
Come già vi anticipavo abbiamo trascorso una settimana in giro per la provenza, il primo giorno è andato per il trasferimento, considerate che eravamo stanchi morti per i festeggiamenti del giorno prima e quindi siamo partiti tardi rispetto l'orario previsto; siamo arrivati a Hyères dove abbiamo passeggiato un po' fino al tardo pomeriggio vi abbiamo trascorso la serata; ma purtroppo mentre eravamo a cena ha iniziato a piovere, quindi siamo rientrati in albergo abbastanza presto.
Il mattino successivo siamo partiti alla volta di Aix en provance, città natale di Cézanne, già sapete quanto amo i pittori impressionisti e quindi non mi dilungherò a descrivervi l'emozione di ripercorrere i suoi passi e parto con la visita ad una delle cattedrali più belle che io abbia mai visto.
 E' la Cattedrale di St-Sauveur di cui potete vedere l'ingresso tardo gotico, con i suoi portoni finemente scolpiti.

Alla cattedrale di San Salvatore abbiamo dedicato l'intera mattinata ed altre ore avremmo potuto passarci se non avessero chiuso per la pausa pranzo.
Sono innumerevoli i dipinti che contiene
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Bellissimi sono anche i due organi ai lati della navata.
 
 


 Aix è un centro studentesco, artistico e culturale  molto importante, è bello il palazzo dell'università, la biblioteca che ospita la più ampia collezione di manoscritti berberi.
Le strade sono adornate da numerosissime fontane ed  i palazzi rococò sono in armonia con le boutique; la visita di questa città ci ha fatto assaporare il profumo provenzale complice il fatto che siamo capitati nel giorno di mercato propio davanti all'Hotel de Ville.

 Appena fuori dal centro della città c'è l'atelier Cèzanne, una piccola abitazione sulla cima di una salita in cui si possono ancora trovare i "ferri del mestiere" del celebre pittore, che ha tratto ispirazione dalla sua città per le sue opere; infatti camminando sui marciapiedi è facile imbattersi in targhette con il suo nome, quelli sono i luoghi dove ha posato il cavalleto per dipingere.


Tornando all'Atelier bellissimo è il piccolo giardino immerso nel verde in cui è piacevole sostare dopo la camminata per raggiungerlo.
 Questa è in breve la prima tappa del nostro viaggio, certo solo Aix meriterebbe più di un post, ma è anche vero che risulterei noiosissima se vi mostrassi tutte le 1500 foto scattate e ve le descrivessi una per una, così spero di avervi interessate con queste poche righe e perchè no... avervi incitate a farvi un giro.

mercoledì 7 novembre 2012

Il prigioniero del cielo e ...

Lo so ragazze sono sparita, ma lo sapete non è per mia volontà, ieri finalmente sono venuti quelli della Telecom per mettere la linea telefonica; peccato che il tipo non abbia fatto nulla se non dirmi che dovrà chiamarmi un altro tizio.
Va beh sorvoliamo, mi ricorda molto la storia del gas.
In questo periodo però non ho seppellito le mie passioni, continuo a leggere libre ed a frequentare la mia solita biblioteca, che pur essendo lontana da casa mia è pur sempre nel comune dove vivono i miei.
Così ecco una carrellata di letture piacevoli.
Il primo è il mio preferito, ormai lo sapete che adoro Zafòn e la fine della trilogia era per me imperdibile.

Nel dicembre del 1957 un lungo inverno di cenere e ombra avvolge Barcellona e i suoi vicoli oscuri. La città sta ancora cercando di uscire dalla miseria del dopoguerra, e solo per i bambini, e per coloro che hanno imparato a dimenticare, il Natale conserva intatta la sua atmosfera magica, carica di speranza. Daniel Sempere - il memorabile protagonista di "L'ombra del vento" è ormai un uomo sposato e dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín con cui ha stretto una solida amicizia. Una mattina, entra in libreria uno sconosciuto, un uomo torvo, zoppo e privo di una mano, che compra un'edizione di pregio di "Il conte di Montecristo" pagandola il triplo del suo valore, ma restituendola immediatamente a Daniel perché la consegni, con una dedica inquietante, a Fermín. Si aprono così le porte del passato e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente attraverso i ricordi di Fermín. Per conoscere una dolorosa verità che finora gli è stata tenuta nascosta, Daniel deve addentrarsi in un'epoca maledetta, nelle viscere delle prigioni del Montjuic, e scoprire quale patto subdolo legava David Martín - il narratore di "Il gioco dell'angelo" - al suo carceriere, Mauricio Valls, un uomo infido che incarna il peggio del regime franchista...

Come nei precedenti "L'Ombra del vento" ed "Il gioco dell'angelo" Zafòn ci trascina in una Barcellona dal sapore gotico la suspance si trascina dalla prima all'ultima pagina, anche la struttura narrativa è uguale il mio voto è sempre 10, finalmente in questi anni bui per la narrativa si vede uno spiraglio di luce.

Il secondo è decisamente inferiore.

L'aria tersa tremola per la calura di giugno. Judith, in piedi all'ombra di un albero ai bordi della spiaggia di Narbonne, si guarda intorno. Niente è come dovrebbe essere. È tutto falso. È tutta una menzogna. Sul sentiero non c'è anima viva. È su questa strada solitaria che Judith, uno zaino in spalla e tanta confusione in testa, sta per ricominciare la sua vita. Ha appena perso il marito Arne, e non ha che una certezza: per chiudere con il passato deve ripercorrere i passi di Arne, seguendo gli appunti del diario che l'uomo aveva scritto durante il suo ultimo viaggio verso Santiago di Compostela. Con lei ci sono le amiche più care, quelle del martedì: la selvaggia Kiki, la fredda Caroline, l'eccentrica Estelle e la perfetta Eva. Per loro quello è un viaggio ribelle e scanzonato, la possibilità di sentirsi finalmente libere dalla vita di ogni giorno, come ai vecchi tempi quando dormivano sotto lo scintillio notturno delle costellazioni. Ma per Judith quel viaggio assume immediatamente una dimensione diversa. Sconvolgente. Bastano pochi chilometri per capire che nel diario di Arne c'è qualcosa di strano: le indicazioni sono sbagliate, nulla di quello che lui descrive corrisponde a ciò che lei vede. Judith non riesce ad accettare che l'uomo che le è stato accanto non fosse quello che credeva. Eppure deve imparare a leggere dietro quelle parole per capire cosa nascondesse Arne. E deve imparare a leggere anche dietro le parole delle sue amiche. Judith non si può fidare di niente e di nessuno...

Caruccio nulla di più, è una storia che parla di amicizia tra donne, nessuna lode particolare, ma neppure una bocciatura secca, alla fine si legge in un paio di giorni e tanto basta per promuoverlo.

Altri due appena finiti sono:


Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Il più classico degli amori non corrisposti, purtroppo. Ho imparato a fare le autopsie senza combinare troppi guai, anche se la morte ha ancora tanti segreti per me. Ma nessun segreto dura per sempre. Tuttavia, il segreto che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais, anziano ed eccentrico, è davvero impenetrabile. E quella che doveva essere una semplice perizia su di lui si è trasformata in un'indagine su un suicidio sospetto. Soltanto Clara, la nipote quindicenne di Konrad, sa la verità. Ma la ragazza, straordinariamente sensibile e intelligente, ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove, perché so che la soluzione è lì, da qualche parte. Ma studiare è impossibile quando si ha un cuore tormentato. Il mio Arthur è lontano, a Parigi o in giro per il mondo per il suo lavoro di reporter. Claudio, invece, il mio giovane superiore, il medico legale più brillante che conosca, è pericolosamente vicino a me. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità."

Altra nota positiva della narrativa, italiana questa volta.
Intendiamoci non è un capolavoro, ma almeno c'è qualche cosa di nuovo, un po' Kingsella, un po' C.S.I., questa giovane scrittrice italiana, riesce a divertirmi ed interessarmi.

Il secondo:
Da bambina Julia Forrester ha trascorso molte ore felici nell'incantevole tenuta di Wharton Park, dove suo nonno coltivava con passione le specie più rare ed esotiche di fiori. Quando un terribile incidente sconvolge la sua vita, Julia, ormai bella e affermata pianista, torna istintivamente nei luoghi della sua infanzia, nella speranza che la aiutino a capire che direzione prendere, come è avvenuto in passato. Da poco, la tenuta di Wharton Park è stata rilevata dall'affascinante e ribelle Kit Crawford, che durante i lavori di ristrutturazione ha trovato un diario datato 1940, forse appartenuto al nonno di Julia. E mentre con l'avanzare dell'inverno la tensione tra Julia e Kit cresce di ora in ora, Julia si rivolge alla nonna Elsie per scoprire quale verità si nasconda dietro quelle pagine annotate. Ed è così che un terribile segreto sepolto per anni viene alla luce, un segreto potente, che ha quasi distrutto Wharton Park e che è destinato a cambiare per sempre anche la vita di Julia.

Scritto su due livelli temporali troviamo Inghilterra e Thailandia due ambientazioni a dir poco suggestive, trama e personaggi sono coinvolgenti; si poteva migliorare nei dialoghi, ma è un romanzo sentimentale che promuovo a pieni voti (visto anche il prezzo, pagare 10€ per una nuova uscita è abbastanza raro).