Tutte le mie xxx

giovedì 21 novembre 2013

Panzerotti filanti ai porcini di Persegani

Sembra quasi che io abbia chiamato l'inverno, il fico della mia vicina ha ormai lasciato andare quasi tutte le foglie ed il prato ne è ricoperto, il cielo è plumbeo, la pioggia cade ad intermittenza e l'umidità arriva fino alle ossa.
In verità io non volevo l'inverno e dovrei sentirmi grata per le belle giornate avute fino a poco fa, è difficile consolarmi pensando che questa è la normalità di una stagione che ha tardato ad arrivare; rintantrmi in casa con il camino acceso e la biancheria stesa in soggiorno mi manda veramente giù di morale.
In questi giorni poi gli eventi non sono stati dei più allegri quindi cerco di trovare qualche lato positivo nelle solite faccende di tutti i giorni.
Ho acquistato della farina macinata a pietra e sto sperimentando qualche ricetta, da quando seguo Alice tv ho imparato molte cose sulla qualità degli ingredienti, una delle prime cose che ho imparato è stato di eliminare i prodotti raffinati.
Vi riporto qui di seguito un link che ho condiviso anche tempo fa su fb di Sara Papa.

Il pane è un valore aggiunto alla nostra alimentazione quotidiana, la scelta deve essere indirizzata su materie prime di ottima qualità, non farine 0 e 00 ma integrali e macinate a pietra.
Il motivo perché fanno ingrassare? E’ semplice…

Per molti il pane è considerato nelle diete alimento da evitare perché ingrassa, quindi i primi che vengono eliminati, pane e pasta via….

Questo però dipende dalla qualità del pane che stiamo mangiando, in realtà ci sono dei pani che fanno ingrassare perché non sono più dei carboidrati complessi, ma si comportano come ”zuccheri”.
Sono pani che sono prodotti da farine molto raffinate e che quindi hanno perso la fibra.

La fibra serve a rallentare l’assorbimento dei carboidrati quindi del glucosio e rallenta il picco della glicemia, rallenta la produzione d’insulina e l’insulina è l’ormone che fa ingrassare.

E’ quindi la qualità delle farine che provoca il così detto ingrassamento.

Ma c’è anche da considerare gli additivi e miglioratori che vengono messi creando una tossicità che è chimica che può gravare sul fegato, questi possono nel tempo perturbare la fisiologia e rallentare il nostro metabolismo.

Dal libro: Pane, dolci e fantasia

Ne ho approfittato perchè penso che nessuno possa spiegarlo meglio di Sara Papa o di Renato Bosco,  tutti gli alimenti se sani possono essere parte della nostra dieta.

Solitamente propongo sul blog solo ricette dolci, ma dal momento che già li avete intravisti sul post precedente, quello relativo al libro di Daniele Persegani vi darò la ricetta dei panzerotti ripieni ai funghi  fatti propio con la mia farina macinata a pietra.



Per i panzerotti:
500g di farina forte (io la Petra 1)
10g di lievito di birra
1 noce di strutto,
10g di sale

Per il ripieno:
400 g di pioppini già puliti
200g di mozzarella per pizza
2 cucchiai di aceto
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
olio extravergine 
sale pepe

Per i panzertti: fare la classica fontana con la farina, unire al centro lo strutto e il lievito, versare a filo 280g di acqua e impastare. Aggiungete il sale e lavorate bene fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo. Formate una palla e coprite con un canovaccio far riposare per 2 ore.

Scottare i pioppini in acqua e aceto per pochi minuti, scolateli e fateli saltare in padella con olio e aglio, salate, pepate e profumate con il prezzemolo.
Sminuzzate i funghi e fate a dadini la mozzarella.

Stendete l'impasto lievitato e con un coppapasta ricavate tanti dischetti, distribuite al centro i funghi con la mozzarellla e chiudete a mezzaluna, sigillare i bordi con i rebbi di una forchetta, infornate a 230° per 15 minuti.

Una versione estiva potrebbe essere con mozzarella, prosciutto e pomodoro.

Vi parlavo sempre nel post precedente dei miei ricami per Natale e visto che sempre di cucina si tratta ecco i primi due grembiuli.


Le parti in rosso le ho ricamate con un filo di seta e il disegno l'ho estrapolato da uno schema dei canovacci DMC, purtroppo lo spazio è più ristretto e quindi ho dovuto adeguare i disegni.




Questo invece è un vecchio schema di "Mani di fata", anche lui adeguato alla misura.


Me ne mancano ancora due ed entro Natale vorrei anche terminare un maglioncino iniziato ad ottobre, ma a cui non ho potuto dedicare molto tempo.

giovedì 14 novembre 2013

L'occasione fa lo chef di Daniele Persegani

Diventa difficile pensare al Natale quando affacciandomi sul giardino vedo i fiori ancora belli, alcuni in boccio che aspettano la fioritura.


Solo da pochi giorni si vedono i primi alberi coperti di rosso, ma già da tempo i negozzi espongono decorazioni e luminarie.



E' quindi tempo di pensare ai regali, io lo faccio sempre con molto anticipo, la questione è sempre quella ;se devo ricamare o sferruzzare qualche cosa mi ci vuole tempo, il tempo per la progettazione, tempo per reperire il materiale e  tempo per eseguire i ricami o sferruzzare.
Non tutti capiscono che un lavoro fatto a mano necessita di tempo e quindi mi ritrovo sempre al mese di novembre con qualche commissione da fare.
A parte questo sapete che odio i centri commerciali, li evito come la peste in particolare durante le festività.
Così questa mattina ho acquistato on un po' di anticipo il regalo per mia suocera.


Tutti possono diventare chef provetti con le ricette e i consigli di Daniele Persegani che, nel suo terzo libro, da libero sfogo al proprio estro presentando una serie di menu ideati e, soprattutto, testati, per tantissime occasioni diverse. Nelle proposte dello chef emiliano si riconosce sempre il tratto distintivo della sua cucina: un mix equilibrato e gustosissimo tra tradizione e innovazione dei piatti. Preparate per la prima volta un pranzo per la suocera? Sorprendetela con un antipasto a base di asparagi: semplice ma di gran effetto. Volete conquistare i vostri colleghi prima di chiedere loro un favore? Cosa può esserci di meglio che preparargli un pranzetto da consumare tutti insieme in ufficio? È inverno e voi e vostri bambini vi annoiate nei pomeriggi casalinghi? Divertitevi a preparare delle gustosissime merende casalinghe a base di ciambelle e bomboloni. Queste e tantissime idee da realizzare con l'aiuto di foto a colori per avere successo garantito in cucina e conquistare amici e parenti. In "L'occasione fa lo chef" troverete idee e menu da realizzare tutto l'anno, grazie all'attenzione di Daniele verso la stagionalità delle materie prime. Inoltre, schede di approfondimento sui singoli prodotti, consigli su come preparare la tavola o la vostra a casa a seconda della tipologia di ospiti che riceverete, rispondere a un invito, ricette extra da accompagnare alle proposte di menu.


Per chi come me segue quotidianamente Daniele Persegani su Alice e mensilmente ne acquista la rivista non troverà ricette nuove, durante l'anno sono già state presentate tutte, ma per chi appunto si fosse perso la rivista questo libro è sicuramente un regalo prezioso da tenere in cucina.
Non solo ricette invitanti, fotografate e presentate passo passo, ma anche un sacco di consigli sulla mise en place e su come gestire al meglio gli inviti.
Sono certa che mia suocera apprezzerà molto questo libro, lei che è molto brava ai fornelli e che ama sperimentare lo troverà una fonte inesauribile di idee e lo terrà sulla mensola in cucina.
Nel libro i capitoli sono così suddivisi: un menù fichissimo con ricette ai fichi, perle ai porcini (con ricette ai funghi, non solo porcini), la sostenibile leggerezza dell'essere con ricette per un pranzo tra donne, bianco Natal, che merenda, sei fritto, Pasquetta con chi vuoi, equinozio di primavera, una domenica bestiale, pausa pranzo gourmand, venerdì pesce, happy hour happy food, notte prima degli esami, con ricette adatte per degli studenti.
Prossimamente acquisterò anche "Romagna mia" di Cristina Lunardini da regalare agli zii di mio marito; non vedo l'ora di sfogliarlo.

venerdì 8 novembre 2013

Il colore del latte

Ecco un altro libro per cui avevo molte aspettative.


È la primavera del 1831 quando Mary incomincia a scrivere la sua storia. Scrive lentamente, ci vorranno quattro stagioni perché racconti tutto. Ma non importa: scrivere è diventato un bisogno primario per lei, come mangiare e dormire. Viene da una famiglia di contadini, ha quindici anni, una gamba più corta dell'altra e i capelli chiari come il latte. Conosce solo la fatica del lavoro nei campi, proprio come sua madre, suo padre e le sue sorelle. Conosce solo il linguaggio della violenza, che il padre le infligge se non lavora abbastanza. Ma ha un cervello lucido e una lingua tagliente. Un giorno il padre la allontana di casa perché il vicario vuole una ragazza che accudisca la moglie malata. Mary non vuole abbandonare l'unica vita che conosce, ma non ha scelta. E nella nuova casa imparerà a scrivere, e scrivere rende liberi anche se la libertà ha un prezzo. 

Ho letto un sacco di recensioni positivissime che dicevano "libro raro e prezioso", "dolcezza e delicatezza che appartiene solo agli animi leggiadri"; evidentemente io non l'ho capito, ho dei limiti oltre cui non posso andare.
Nel complesso il racconto è buono, ha una buona trama, buoni propositi, ma leggere il diario di una ragazza di campagna anlfabeta che usa punteggiatura, grammatica e terminologia a caso mi è stato difficilissimo.
Certo l'intento dell'autrice era propio quello di restare fedele all'analfabetismo della protagonista, ma l'intento di noi lettori di leggere un buon libro!?!
Per fortuna sono solo 160 pagine non sarei riuscita  a leggerne altre 10 scritte in quel modo.
Voi lo avete letto, cosa ne pensate?

lunedì 4 novembre 2013

Baby crocette

Questo è un periodo estremamente intenso, in particolare per quel che riguarda le crocette.
Mi sono stati commissionati una serie infinita di bavaglini che ormai faccio tutti uguali, questo è l'anno delle bimbe. 






Il Natale si avvicina, quindi prosimamente mi attenderanno ancora numerosissime crocette, anche se la mia Queen è accantonata ormai da tempo, sarà per l'anno prossimo.