Tutte le mie xxx

mercoledì 23 dicembre 2015

Buon Natale!

Questo sarà il mio ultimo post prima delle feste, vi avevo promesso qualche crocetta e così sono andata a riesumare un ricamo che ho cominciato da qualche anno, ma che tra una cosa e l'altra non sono ancora riuscita a finire.
Ormai lo sapete, molte delle cose che ricamo non sono per me, tra regali e qualche commissione mi faccio sempre prendere la mano e mi dico sempre che io posso aspettare.
Questa filosofia è finita ed ora è arrivato il mio momento, non dico che non farò più nulla su commissione, ma solo per persone selezionate che negli anni hanno dimostrato di apprezzare veramente i miei ricami.
Per quanto riguarda i regali stendiamo un velo pietoso, già ve lo raccontavo nel post precedente; ho detto basta.
In molte occasioni ho potuto constatare che non si capisce il valore di un oggetto fatto a mano, chi non ricama non sa il lavoro di progettazione, le ore di realizzazione ed i costi di certi progetti che finiscono con un "a si bello, grazie, ciao" e nulla sai della fine che faranno.
Per questo il prossimo anno mi sono ripromessa che le crocette che prenderanno forma saranno solo in funzione del mio puro piacere personale e il primo lavoro da finire sarà la Queen del Natale  di Mirabilia.

Normalmente non inserisco mai le perline ed i filati speciali durante il punto croce, ma gli spazi vuoti lasiati in sospeso erano veramente enormi e mi lasciavano poca soddisfazione, così ad un certo punto ho deciso di inserire anche le perline ed i filati metallici, per avere un colpo d'occhio più completo; ancora non so se riuscirò ad aspettare la fine per inserire il Wisper, quel filato pelosetto che si usa molto in questo periodo, in particolare per le barbe dei Babbo Natale.
In questo caso sarà la pelliccia su tutto il mantello.
Bene, sono arrivata alla fine di questo post e mi rimane solo di augurarvi di passare queste feste in serenità con le vostre famiglie, che questo Natale vi porti solo cose belle e che il nuovo anno cominci nel migliore dei modi.
A presto ed ancora BUON NATALE!!!!

lunedì 21 dicembre 2015

Torta fantasia

Questa sarà l'ultima ricetta prima di Natale, il prossimo sarà sicuramente un post ricamoso ho un paio di cose da mostrarvi, ma ancora non ho deciso da dove cominciare.
Quest'anno ho deciso che non avrei ricamato nulla per gli altri e così ho fatto, il prossimo anno non cucinerò più  per nessuno, ho capito che non vale la pena di spendere tempo oltre al denaro; fatte queste considerazioni mi riservo di diventare egoista e di fare tutto solo per me, gli altri si arrangino.
La ricetta è molto semplice e si presta per tante varianti , per questo l'ho chiamata "Torta fantasia", anche se a dirla tutta io non avendo in casa nulla di particolare ho usato solo un bicchieraino di liquore Strega.


270g di farina, 270g di zucchero, 200g di burro, 4 uova, 1 bacca di vaniglia, 1 bustina di lievito, scorza di 1 limone grattuggiato, 1 bicchierino di Liquore  Strega (la ricetta originale prevede l'uso di uvetta, canditi o frutta sciroppata).


Ammalgamate il burro con lo zucchero, aggiungere i tuorli e gli albumi precedentemente montati a neve. 
Aggiungere la farina poco alla volta, il lievito, la vaniglia, la buccia del limone e il liquore Strega.
Nel caso usaste le uvette o la frutta sciroppata  unitele al composto.
Infornate a 180° per 40 minuti c.a.

Questa ricetta arriva direttamente dal repertorio di mia suocera che l'otto dicembre l'ha presentata a casa dei parenti usando delle pesche sciroppare e l'uvetta ammollata nel rum, beh a me è piaciuta molto, così ho pensato di replicarla per un regalao, dal momento che sono a dieta strettissima.
Anche questa della dieta è una bella storia nel senso che sono perfetta, ho preso in 6 mesi 6kg, ma il problema  è che 4kg li  ho presi nell'ultimo mese e la dottoressa non vuole vedermi replicare la performance, così eccomi qui a misurare tutto ciò che mangio.
Va beh, a dieta a dicembre, ma ce la posso fare.
Per gli auguri aspetterò il  prossimo post.

mercoledì 16 dicembre 2015

Un sogno tra i fiocchi di neve

L'immagine che tutti abbiamo del Natale è quella di un paesaggio imbiancato dalla neve, chissà poi perchè visto che non ricordo di aver mai visto la neve a Natale, ma l'immagine e la tradizione non si cambia e quindi ecco a voi un libro in tema con queste festività.


Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali. Anche adesso, a 22 anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento - o meglio, quello che sembra solo un attimo - per ritrovarsi in una desolata stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Come tornare indietro se non ci sono più treni? Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e... un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. Riuscirà Anna a mantenere la promessa? Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero? 

Una protagonista che odia le feste netalizie, ma che si troverà suo malgrado ad affrontare un percorso che la porterà a dare un senso al suo odio per le feste, il tema non è certo una novità, Dickens è arrivato molto prima della Bomann e vi dirò che ad un certo punto mi sono detta:"ma basta è sfigatissima questa qua..." le succede di tutto, dall'addormentarsi sul treno, al telefono che non prende, al telefono scarico quando finalmente c'è campo, questo per citare solo alcuni degli esempi delle vicissitudini di Anna; nonostante ciò ho trovato interessanti i personaggi che incontra sul suo cammino.
La scrittura è scorrevole e lo sttile inconfondibile della Bomann lo rende un romanzo piacevole, leggero e veloce certo non è stato uno dei miei preferiti, ma per le feste ve lo consiglio.

martedì 8 dicembre 2015

Torta al nocino della nonna di Daniele Persegani

Con l'avvicinarsi delle feste si moltiplicano le occasioni per stare in compagnia di amici e parenti automaticamente io ho il piacere di scatenarmi con il preparare i dolci che non posso mangiare durante il resto dell'anno.
Ci sono poi quelle ricette che non vedi l'ora di sperimentare perchè decantate da tutti, nonostante ci siano ingradienti che non si amano.
Questa è una di quelle e devo ammettere di aver fatto bene a superare la mia avversione per gli amaretti, ci sono casi come questo in cui creano uno speciale connubbio con gli altri ingredienti.
E' stata anche l'occasione di provare per la prima volta il mio nuovo stampo in silicone acquistato a novembre durante la fiera delle eccellenze enogastronomiche italiane di Cremona; "Il Bontà", manifestazione che seguiamo dallo scorso anno e che ci ha permesso di confezionare cesti ricchi di cose buone.
La ricetta è quella del mitico Daniele Persegani che non sbaglia un colpo, ricetta che a sua volta ha ereditato dalla sua nonna.



Ingredienti: 6 uova, 100g di burro, 200g di amaretti, 300g di mandorle pelate, 200g di zucchero, 100g di cioccolato fondente o gocce di cioccolato, 1/2 bicchiere di nocino, 1 bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina).

Tritare le mandorle con gli amaretti e il fondente (se usate le gocce non è necessario frullarle), metterli in una ciotola e bagnarli con il nocino. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro a pomata e la vanillina, unire alla ciotola di mandorle e per ultimo incorporare gli albumi a neve fermissima.
Cuocere a 170 °C per 40 minuti circa.

L'effetto è stato quello desiderato, una torta particolare , buonissima dall'aspetto gioioso e simpatico.

mercoledì 2 dicembre 2015

Prove tecniche di Natale: biscotti con gocce di cioccolato

C'è fermento nell'aria, dicembre è cominciato e già da un pezzo si vedono i centri commerciali addobbati per Natale.
La mia filosofia la conoscete, li evito come la peste e mi organizzo per tempo con i regali, quest'anno non ho ricamato nulla per nessuno, non una commissione; ho bisogno di tempo per me e per una volta nella vita me lo prendo a piene mani.
Ricamo per il mio bimbo, lavoro a maglia per lui, faccio sport e ci sono tutte le faccende  domestiche che mi occupano il resto del tempo.
Tra le altre cose preparo i miei pensieri per Natale, ricette che confeziono per le amiche ed i parenti.


In questi anni ovunque potrete trovare delle belle scatole di latta per i vostri biscotti o dolcetti, questa ricetta è veramente molto semplice, si tratta di una frolla che grazie all'uso del lievito non necessita riposo in frigo.


100g di burro, 100g di zucchero, 220g di farina, 1 uovo, 1 cucchiaino di lievito  per dolci, gocce di cioccolato.

In una ciotola ammalgamare il burro con il lievito e 150g di farina formando delle briciole con le mani. Unire l'uovo, 70g di farina e lo zucchero, ammalgamare fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo. Stendere l'impasto con il mattarello fino ad avere uno spessore di mezzo cm.
Tagliare i biscotti e cospargerli di gocce di cioccolato.
Infornare a 170° per 15 minuti c.a. fino a colorire i biscotti senza farli scurire troppo.


martedì 1 dicembre 2015

Coprifasce verdino: Lo sprone

E' difficile riuscire a stare al passo con i post , ma ci sto provando, è che faccio mille cose da poter condividere, le visite al blog si moltiplicano, ma la maggior parte del tempo libero lo utilizzo per creare.
Il  coprifasce del mio bimbo, che al momento non ha ancora un  nome, è finito da qualche giorno, non è stato semplice fare lo sprone, ma ora sono molto soddisfatta; mi sono presa i complimenti da mia suocera che è bravissima con i ferri, ma che mai ha fatto un tipo di lavorazione simile.

La cosa più complicata è stata iniziare, ho fatto i primi due ferri almeno 4/5 volte, poi la mia mamma mi ha aiutata; mi leggeva i punti ed io li eseguivo.
Il consiglio che posso darvi se voleste cimentarvi è di farvi un bell'ingrandimento dello schema (ma molto grande però!) perchè il susseguirsi di punti diritti e rovesci manda in confusione; ovviamente basta contare un punto in più o meno e lì si consuma il dramma.

Dalla foto noterete che non è stato ancora lavato e messo in forma, ma per questo aspetterò la fine di marzo quando laverò tutte le cosine del bimbo in modo da averle tutte pulite ed in ordine per la nascita.


In questa foto presa dal giornale potete vedere come si presenta la lavorazione una volta lavato.
Veniamo alle spiegazioni, a questo punto dovrete riprendere tutti i punti lasciati in sospeso: 40p. del dietro sx, 42p. di una manica, 70p. del davanti, 42p. dell'altra manica, 40p del dietre dx, avrete così 234p.
Lavorate ora come segue: 6p.  a legaccio, 222p. a punto traforato, diminuendo un punto durante l'asecuzione del 1°ferro, 6p. a legaccio.
Terminata l'esecuzione del punto traforato (45 ferri), sui 79p. rimasti lavorare a legaccio ripartendo 7 diminuzioni durante il 1° ferro.
Durante l'esecuzione del 3° ferro a legaccio in corrispondenza del dietro sx eseguite un occhiello internamente ai primi 3p.
Eseguiti 7 ferri a legaccio intrecciate tutti i punti a diritto sul rovescio del lavoro.
Ora non vi resta che cucire i bordini a dente di gatto, poi le raglan delle maniche, quindi i sottomanica ed i fianchi. Affrancate i bottoni in corrispondenza degli occhielli.
Il prossimo tutorial sarà relativo alle ghettine (già finite anche quelle) con cui lo accompagnerò.