Tutte le mie xxx

martedì 28 febbraio 2012

Le indagini di Jane Austen

In questi giorni ho iniziato la lettura di una serie di gialli con Jane Austen come protagonista.
In realtà ero prevenuta nei confronti di questa scrittrice Stephanie Barron, pensavo ad una narrativa banale, ma mi sono ricreduta qualche tempo fa quando lessi "Virginia Woolf ed il giardino bianco".
Devo sottolineare però che le indagini di Jane Austen non sono totalmente farina del suo sacco, bensì il suo compito è stato quello di rielaborare e trasformare in romanzi dei vecchi scritti, lettere e diari della Austen. 
Compito a mio avviso è perfettamente riuscito.
Il primo della lista é "Jane e la disgrazia di Lady Scargrave".
In visita presso l'amica, la bellissima e giovane Isobel Payne, Contessa di Scargrave, Jane Austen è testimone di una tragedia: il Conte Frederick, marito di Isobel, colto da improvviso e inspiegabile malore, muore in poche ore. La scomparsa prematura del marito, dopo tre soli mesi di matrimonio, getta la povera Isobel nella più cupa disperazione. Tuttavia la vedova scopre ben presto che non si tratta che dell'inizio delle sue disgrazie: di li a breve infatti una misteriosa missiva la raggiunge, nella quale sono contenute oscure minacce e la duplice accusa di omicidio e di adulterio. Terrorizzata, Isobel invoca l'aiuto di Jane, la sola di cui si può fidare, ma soprattutto l'unica, tra i presenti al castello nella notte della tragedia, che non tragga alcun vantaggio dalla morte di Lord Scargrave. Contando sulle sue ben note doti di comprensione dell'animo umano, Jane si trova così coinvolta in una pericolosa indagine che la porterà a varcare nientemeno che i cancelli della prigione di Newgate e persino la soglia della Camera dei Lords, arrivando a mettere a repentaglio la sua stessa vita.
Il secondo:

                                               
 Gli Austen si stanno preparando ad un piacevole soggiorno a Lyme Regis, amena località di mare nel Dorset. Ma, sin dal loro arrivo, in una notte fredda e piovosa, oscuri presagi sembrano minacciarne la permanenza. Un incidente di carrozza, proprio ai confini della cittadina, costringe i viaggiatori, scossi dallo spavento, a cercare rifugio nella sinistra dimora di Mr. Geoffrey Sidmouth, uomo di indiscutibile fascino, ma dal comportamento austero e inquietante. Di lì a pochi giorni, la tranquillità della stessa Lyme viene scossa da un'orribile tragedia: un uomo viene trovato impiccato sulla riva del mare e i sospetti di tutti puntano contro il temuto "Reverendo". Di tutti, ma non di Jane, ancora una volta implicata in una pericolosa indagine. Chi si cela dietro la misteriosa identità del "Reverendo"? Cosa nasconde Mr. Sidmouth con la sua ambigua freddezza? Chi è l'inquietante figura avvolta in un nero mantello che si aggira nella notte lungo la costa battuta dai flutti. Le domande si accavallano e sfortunatamente le risposte sembrano portare tutte nella stessa direzione, cioè all'ultima persona di cui Jane vorrebbe sospettare... l'uomo che ha conquistato il suo cuore.
L'ho quasi terminato e devo dire che l'ho anche preferito al primo, sarà perchè ad un certo punto ho avuto come una sensazione di dèjà vu, il volto di Jane si confondeva con quello di Elizabeth Phillipot e Mary Anning, ricordate "Strane Creature" della Chevalier?
Sicuramente leggerò anche i 5 romanzi successivi.
Ed ora vi lascio con altre immagini di un abito da sposa che ho provato e che mi piaceva parecchio anche se si allontana molto al mio stile.
Non pensavo che avrei preso in considerazione un abito così fru fru e certo tutti quei fiori su di me erano un po' eccessivi, ma si possono togliere o rimpiccioliere a piacere, poco, ma sicuro che Marco non si sarebbe aspettato di vedermi all'altare con un abito tanto moderno.



martedì 21 febbraio 2012

Il tempo dei segreti

I mesi passano ed i preparativi per il matrimonio incombono, a dirla tutta di mesi ne mancano ancora parecchi, ma i lavori da fare sono molti, la casa deve essere terminata, le pareti devono asciugare e poi ci sarà da sbiancare ed arredare, ci saranno le partecipazioni da distribuire ed i dettagli da terminare, così i mesi passeranno in un baleno.
oggi ho fatto la prima prova con la sarta e non vi nego che l'abito mi pare ancora più bello di quando lo avevo provato la prima volta, mi viene il dubbio: sarà il mio?
Credo di si perchè a grandi linee ci somiglia, ma oggi aveva qualche cosa... non so.
Ho anche scelto le scarpe e ritirato le partecipazioni.
Fatto sta in questi giorni mi sono decisa, finalmente posso dirvi che i colori degli addobbi saranno bianco e blu, ho quindi ricamato il cuscinetto per le fedi; che ancora sono da prendere, ma per la foto mi sono arrangiata con due anelli dei miei.

E' una greca presa da un vecchio numero di "Le idee di Susanna" il cuscinetto proposto era molto diverso, ma ho estrapolato il dettaglio che più mi piaceva, all'interno per i fiori ho usato delle perline bianche, quelle che avevo avanzato dalla fata dell'estate ed i fiorellini sono stati ricamati con il blu metallizzato, anch'esso recuperato dalla fata.
Abbiamo anche deciso il viaggio di nozze, cosa non semplice visto che avevamo due idee totalmente diverse,  faremo una settimana al mare e poi...vi lascio indovinare, come indizio vi darò un libro di un autore che adoro, Marcel Pagnol.

Marcel è ragazzino che, durante le vacanze estive sulle colline del Garbalan, partecipa gioiosamente al lavoro nei campi, si avventura nei boschi con Lili, va a caccia con Joseph e zio Jules, si incanta nel paesaggio dorato della sua infanzia finché... finché non viene il tempo della fine della stagione dell'incoscienza, il tempo della passione e del turbamento, dei conflitti e delle scelte, "Il tempo dei segreti". Marcel scopre l'amore nel bel "volto infantile" di Isabelle Cassignol. Isabel, però, è una principessa maliziosa che pretende un'obbedienza cieca e incondizionata che sconfina spesso nell'umiliazione. Innamorato follemente, Marcel diventa il suo chevalier servant, capace di mentire a Lili, agli amici, allo zio Jules, e pensino a sua madre se Isabel glielo chiede. C'è poi il liceo a Marsiglia, in una classe in cui tradimenti, gelosie, invidie e vessazioni sono all'ordine del giorno. Marcel si batte col malvagio Pegomas in difesa del piccolo Oliva, rischiando di essere cacciato via dalla scuola. La giustizia, però, non è solo dell'infanzia, appartiene anche all'adolescenza. La colpevolezza di Pegomas è riconosciuta, Marcel è acclamato come un eroe, e Isabel si svela come una ragazzina che gioca soltanto il gioco della principessa maliziosa e prepotente.

Diversi anni fa lessi "Il castello di mia madre", ve lo consiglio tantissimo, è una lettura veloce poche pagine, ma che lasciano il segno, "Il tempo dei segreti" dovrebbe essere il terzo della saga, ma si leggono tranquillamente in ordine sparso.

domenica 19 febbraio 2012

Fata dell'estate

In questi giorni mi vene da fare una riflessione, l'Italia è il paese dei controsensi e dei fuoriluogo.
Premetto che non guardo il festival perchè la musica italiana non mi piace, ascolto Bon Jovi (che è anche l'uomo dei miei sogni), i Metallica, i Gotthard, i Queen, Brian Adams, capirete che ho anche una predilezione per le voci maschili; detto questo per passare il tempo mentre lavoro a maglia mi sarebbe piaciuto dare uno sguardo al festival e sentire qualche canzone, impossibile, troppo brutte.
Però sul web tanto si è parlato della farfallina di Belen che personalmente non miriterebbe un commento, ma mi è utile per spiegarvi il concetto che mi piacerebbe esporre, dicevo appunto, la farfallina di Belen era il caso che la mostrasse a Sanremo? non voglio essere moralista per me può mostrarla fin che vuole, ma a Sanremo!?! Tinto Bras non ha un film da farle fare per farla felice?
Bah e Celentano che va a predicare... non è il festival della canzone? perchè fare i suoi sermoni? non capisco dovrebbe essere un programma leggero, di svago, con la musica in primo piano eppure tra showman e showgirl che fanno ciò che vogliono e la musica inascoltabile propio non si può guardare.
Parliamo anche di Alemanno e del controsenso di fare le olimpiadi a Roma, a me pare un'idea di cacca quanto dare 750.000,00€ di soldi pubblici a Celentano.
La verità è che Roma, è una città bellissima con tanti tesoria da vedere, così come tutte le città italiane Pavia compresa perchè l'italia dal punto di vista artistico è tutta bella da nord a sud con migliaia di possibilità per incentivare turismo ed economia.
La nota dolente è il disordine in cui sono lasciate, non servivano gli impianti a Torino per le olimpiadi invernali, nè le piscine a Roma per quelle del nuoto, nè l'Expo' a Milano che munge i soldi come alle vacche si munge il latte, quello che serve è pulizia, sicurezza, ordine e la possibilità di muoversi .
Vi faccio un esempio propio di Pavia, l'altro giorno sono andata in città per acquistare un libro, sono arrivata ad un parcheggio dove non molti anni fa c'erano i marocchini che con il caldo ed il freddo ti facevano cenno per trovarti un posto libero ed aiutari a sistemare la macchina, oltre a loro parcheggiato in pianta stabgile c'era la il caravan degli zingari che mangiano e fanno i bisogni sulle aiole, era però un parcheggio in piena città a pochi metri da una delle chiese più belle S. Pietro in ciel d'oro e gratuito, ora hanno mandato via i marocchini che poverini almeno si rendevano utili, hanno tirato le righe e messo le macchinette, il degrado è sempre lo stesso, cartacce, sigarette, feci umane e di cani sulle aiuole, ora però paghiamo per questo degrado.
Questo è incentivare il turismo? fare un'olimpiade a Pavia contribuirebbe a migliorare una situazione del genere? temo che ne creerebbe altre perchè passati i 15 giorni gli impianti sarebbero chiusi e diventerebbero ricettacolo di delinquenza.

Altro controsenso e fuoriluogo è l'abitudine di applaudire ai funerali, cosa vuol dire? ai funerali mi hanno insgnato che bisogna tenere un atteggiamento compito, farsi il segno della croce e piegare il capo quando passa la bara, l'applauso è un gesto fatto per indicare approvazione e felicità, si applaude ai concerti non ai funerali!
Dopo tutte queste parole scritte così per il mio bisogno di condividere i miei pensieri vi lascio un'altra recensione su Zafòn.
Ultimo libro della trilogia della nebbia, credo sia anche il più riuscito.

1943: il vento della guerra soffia impetuoso sull'Europa quando il padre di Max Carver decide di lasciare la città e di trasferire la sua famiglia in una villetta sulla costa spagnola. Ma appena arrivati, cominciano a succedere strani eventi: Max scopre un giardino pieno di statue terrificanti, le sue sorelle iniziano a fare sogni strani e inquietanti, all'improvviso compare una scatola piena di vecchi film che sembrano aprire una finestra sul passato. E poi, perché l'orologio della stazione va all'indietro, come se stesse facendo un conto alla rovescia? Ma più ancora minacciose e sinistre sono le voci che riguardano i precedenti proprietari della villa, e i racconti che accompagnano la misteriosa scomparsa di loro figlio. Mentre indaga in compagnia del suoi nuovi amici Roland e Alicia, Max viene a conoscenza della terrificante storia del Principe della Nebbia, un'ombra luciferina che emerge nel cuore della notte per scomparire con le prime nebbie dell'alba... Una storia che affonda le radici nel passato e che continua a lasciare una scia di sangue, dolore e sofferenza.

Tutte le critiche ricevute da Zafòn per questa trilogia non sono assolutamente meritate, finalmente qualcuno ho scritto dei buoni libri per ragazzi, non i soliti Battelli a vapore e neppure i soliti urban fantasy o i classici "Ventimila merde sotto i cessi" (perdonatemi la spiritosaggine, ho adorato Verne, ma il titolo si prestava troppo), finalmente qualche cosa di diverso perchè i giovani sono giovani mica deficenti, lo capiscono il linguaggio di Zafòn; inoltre sono perfetti anche per gli adulti,certo come detto in passato mancano dell'allure de "L'ombra del vento" (piccola divagazione: sapete che è in uscita il prossimo libro, quello che segue "Il gioco dell'angelo"?, s'intitolerà "Il prigioniero del cielo").

Cambiando totalmente discorso ancora non vi ho mostrato "La fata dell'estate" di Passione Ricamo finita, purtroppo queste giornate buie non mi hanno permesso di fare foto migliori, per avere un po' di luce ho dovuto posarla sul divano, il risultato è che essendo un po' onduato sembra che sia un po' cicciotta, ma prossimamente mi riprometto di farne altre migliori.
Nei giorni scorsi ho fatto anche il cuscinetto portafedi, un paio di calzine ed iniziato un maglione, ma per questi, aspetterò il prossimo post, oggi ho già scritto moltissimo.



domenica 12 febbraio 2012

Gli ingredienti dell'amore perfetto

Che giornate strane, abbiamo vissuto il Natale come una giornata di primavera ed ora il freddo e finalmente l'inverno.
A dirla tutta ne avrei fatto volentieri a meno nella nostra casetta finalmente mancava solo la parte esterna, ma chiaramente i lavori sono fermi fino al disgelo, non vedo l'ora che sia finita e che torini il sereno almeno per aprire e far asciugare le pareti prima di cominciare a sbiancare e pulire.
Ci sono un sacco di cose da fare ed anche se ci siamo presi il nostro tempo sembra sempre che gli inghippi siano dietro l'angolo, per non parlare della quantità di soldi che se ne vanno, beh che volete farci... ce la siamo cercata.
Scherzi a parte non vedo l'ora di andarci a vivere e di lasciare questi giorni alle spalle.
Da un po' ho finito la summer fairy, ma le foto che le ho fatto non rendono minimamente l'idea di quanto sia bella; anche per questo aspetto una giornata di sole, per farle una foto decente.
Così oggi vi parlerò di un altro libro letto e di cui ancora non vi ho detto nulla.
Ricordate "Le amiche del venerdì sera" e "Le sorprese...", questo è il terzo romanzo della stessa autrice.
Uscito da un po' non vedevo l'ora di leggerlo.

Da regina dei fornelli a star del piccolo schermo il passo è breve, soprattutto se la trasmissione più seguita dell'emittente tv Cooking Channel si registra nella cucina di casa tua. E così Augusta Simpson - più nota come Gus - da dodici anni è la signora indiscussa dei programmi culinari di maggior successo a New York. Sexy, trendy e famosa, Gus sembra non temere avversari. Fino a quando non arrivano - nell'ordine - il suo 50° compleanno a incrinarle l'autostima, problemi di budget a imporre un restyling del programma, volti nuovi e più giovani a farle concorrenza. La rivale numero uno è Carmen Vega: ex Miss Spagna e ora astro nascente di Cooking Channel, grazie a uno spot pubblicitario, un video su YouTube e - si vocifera - una relazione con il presidente del canale tv. Sostenuta da un gruppo strampalato di familiari e amici - le due figlie complici-nemiche, l'ex di una figlia che non si rassegna a essere stato mollato, un giovane produttore televisivo che le fa una corte spietata e una vicina di casa dal misterioso passato - Gus dovrà affilare i coltelli e trovare una nuova ricetta per il successo. E forse anche per la vita.

Gli ingredienti sono gli stessi, rapporti da ricucire, amicizie da creare e... un lieto fine.
Ve lo consiglio per queste giornate noiose dove uscire è impossibile, il calore del camino scalda la pelle ed un buon libro scalda il cuore.

domenica 5 febbraio 2012

Abito da sposa cercasi

In questo periodo non c'è nulla che vada per il verso giusto, sembra incredibile, ma ogni giorno c'è una novità e nel 99% dei casi non è bella, l'ultima è che ci hanno sbagliato le partecipazioni, no problem le ristamperanno, cavoli loro; però che nervoso, leggono Carpignago e scrivono Carpignano perchè pensavano fosse sbagliato, ma cosa pensano? per farlo ci vuole il cervello.
Vi risparmio comunque i dettagli altrimenti mi scappa ancora qualche parolaccia, così giusto per distrarci un po' vi mostrerò alcuni degli abiti provati e di cui ho trovato le immagini su internet.
Non sono in ordine cronologico, anche perchè oltre a questi ne ho indossati ancora una decina, in realtà provare il primo abito è stato divertente, non appena ho alzato le braccia per farmelo infilare è partita in radio "Eye of the tiger", avete presente...Risin' up, back on the streets...insomma la canzone di Rocky, un po' come a sottolineare l'impresa, mia madre mi guarda in faccia e le viene da ridere.
Comunque qui sotto ne vedrete alcuni che mi piacevano particolarmente.
 
 Di questo non mi andava molto il colore, non era propio bianco.
Questo è stato uno dei più economici, ma anche più belli purtroppo ho solo il dettaglio del retro, ma anche il davani era bellissimo, l'inghippo è che mi faceva molto Jessica Rabbit ed alla fine mi sposo in chiesa, un minimo di decenza ci vuole (secondo me) a farmelo scartare è stato il fatto che essendo solo uno strato di tessuto (cosa bellissima visto il caldo) si vedeva l'ombra all'altezza dell'ombelico.

Ecco il mio preferito me ne sono innamorata, ma alla fine ne ho scelto un altro, che per ovvie ragini verrà nascosto fino al fatidico giorno.
Gli abiti molto ampi non è che mi stessero male, ma sono alta 1,60 anche se portassi 10cm di tacco sarei comunque troppo bassa per stare al meglio.
Una cosa che ho notoato è che la decenza è un concetto veramente astratto, insomma gli abiti che vedete non sono propio quelli che andavano negli anni 50 con braccia e collo coperti da strati di tessuto, ma a tutti verrà abbinata una stola e con tutti sarei stata libera di indossare la biancheria intima, ma mica tutti sono così!
In un atelier mi è stato mostrato un abito/sotoveste con la schiena totalmente scoperta fino al sedere alla mia obiezione "non posso mettere il reggiseno" la signora mi risponde: "beh che c'è per un giorno!", "si ma anche la mutanda più bassa fa capolino" "anche quelle si possono non mettere", potrebbe sembrare una battuta, ma il tono non lo era.
Beh alla fine bello il tessuto begli gli swarosky intrecciati sulla schiena, ma a me sembrava più un abito da sera e poi scusate le mutande in chiesa le voglio, idem per il reggiseno ed Intimissimi ringrazia.
Boh sarò rimasta indietro, è probabile, comunque il mio sarà una via di mezzo tra il sofisticato dei primi due ed il romantico del terzo, ora a fine mese ho la prima prova con la sarta, spero in bene perchè con tutte queste cose che capitano non vorrei mi sbagliassero propio l'abito.