Dall'inizio della gravidanza, in particolare da quando è nato Davide leggo soprattutto favole e libri per bambini, avrei dovuto farne una rubrica, ma il tempo è sempre pochissimo.
Giusto ieri parlavo con la mia dottoressa che mi ha consigliato di portare più spesso il bimbo dai nonni, cosa che per la verità mi ero già riproposta diverse volte, ma per il momento messa in pratica poco.
Due volte a settimana i miei genitori ci vengono a trovare ed in quei momenti io devo stirare, portar fuori la spazzatura, preparare i pasti per noi e per lui, pultire il camino, pulire i filtri del Cenerentolo e fare un sacco di altre incombenze domestiche che sarebbe troppo lungo elencare; il risultato è che non stacco mai la spina e le notti è un continuo alzarsi.
La scorsa notte ad esempio Davide era sveglissimo, ha cominciato a chiacchierare ed alla fine ci siamo trovati in cucina, io per una camomilla e lui per giocare con Donatello il martello.
Insomma tornare alla mia vita sarà impossibile, ma devo riprendermene almeno un pezzetto, lo devo fare soprattutto per il nostro bimbo; non vorrei che mi vedesse sbarellare totalmente un giono o l'altro.
Il primo passo è stato abituarlo un pochino a stare nel box, giusto per giocare in sicurezza se devo fare qualche cosa e per abituarlo piano piano mi sono messa a leggere i romanzi che piacciono a me. Parto dal presupposto che la lettura passiva non ha mai fatto male a nessuno e se anche non capisce e non si diverte amen, avrà il suo momento con i suoi lebrettini cartonati che non vede l'ora di mettersi in bocca.
Così ecco a voi una recensione .

Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire
trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche
scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica
casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è
certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di
Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul
fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei
un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di
comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè
sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche
lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta
di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian
sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su
quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può
immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha
segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre
il suo futuro.
Amo questa scrittrice che però mi aveva un pochino delusa nel suo romanzo di Natale, in questo caso, invece ho trovato la solita scrittura scorrevole, con personaggi ed ambientazioni vivide.
Scritto in prima persona è una matrioska di racconti che coinvolgono il lettore, tanti ingredienti che combinati tra loro si sposano alla perfezione, ve lo consiglio per queste giornate d'inverno da leggere davanti al camino con una tazza fumante in mano.