Da qualche anno non riesco a leggere romanzi troppo impegnativi, non riesco a leggere storie vere e tragiche.quasi tutte le mie letture si somigliano, ma va bene così.
Ok in questo periodo leggo più che altro fiabe per bambini, così per fare pratica e per far sentire la mia voce al nostro bimbo.
Penso però di potermelo permettere dal momento che prima dei 20 anni mi sono letta tutti i classici, mi sono letta anche un sacco di romanzi d'avventura, ho divorato i libri di Clive Cussler di Wilbur Smith e Ken Follet, insomma una varietò infinita di generi, adesso invece voglio solo letture che facciano sognare.
Ok in questo periodo leggo più che altro fiabe per bambini, così per fare pratica e per far sentire la mia voce al nostro bimbo.
Penso però di potermelo permettere dal momento che prima dei 20 anni mi sono letta tutti i classici, mi sono letta anche un sacco di romanzi d'avventura, ho divorato i libri di Clive Cussler di Wilbur Smith e Ken Follet, insomma una varietò infinita di generi, adesso invece voglio solo letture che facciano sognare.
Recentemente ho scoperto Juliet Hall di cui ho letto i due romanzi, il primo è "La villa degli aranci fioriti.
Ogni volta che Tess entra nella cucina della
madre Flavia, ad accoglierla è il familiare profumo di pistacchio e
cannella. Della Sicilia che ha lasciato tanti anni fa per l'Inghilterra,
Flavia ha conservato solo questo, i dolcissimi odori e sapori
dell'isola. Ma, stavolta, Tess non è lì per intingere un dito nella
morbida crema di una cassata o per sbirciare le ricette che la madre
annota: ha appena ricevuto una lettera, ed è di questo che vuole
parlarle. Una lettera che potrebbe cambiare tutto. A quasi quarant'anni,
lasciato il marito, Tess vive all'ombra di un amore negato, quello di
Robin, eternamente sposato a un'altra. Ora, però, ha ricevuto un regalo
inaspettato: com'è scritto nella lettera dell'avvocato, qualcuno le ha
lasciato in eredità un'antica villa in un luminoso angolo di Sicilia, a
picco sul mare e immersa negli aranceti... Flavia è l'unica che può
saperne qualcosa, ma lei da tempo si è gettata alle spalle la gioventù
in Sicilia. Di quel tempo le resta solo un ricordo che vuole
assolutamente tenere tutto per sé. A Tess non resta dunque che partire,
per capire lei stessa che cosa leghi la casa alla sua famiglia, e perché
mai un vecchio benefattore le abbia regalato quel pezzettino di
paradiso. E mentre scopre i mille segreti di Villa Sirena, accarezzando
l'idea di farne un accogliente bed & breakfast e imparando a
conoscere il paesino intorno, allegro e disordinato, Tess si accorge che
la vita può essere davvero dolce come una granita.
Come spesso avviene in questo genere di romanzi la protagonista si trova ad ereditare una villa da uno sconosciuto (a voi è mai capitato?) in un paese in cui non è mai stata, questo la porterà a scoprire la storia di sua madre.
A me è piaciuto nonostante i luoghi comuni di cui è pieno, ma è anche pieno di profumi, sapori e meravigliose ambientazioni.
Era molto tempo che Ruby non tornava nel
Dorset. La villa dei genitori, lambita dall'oceano, ora è vuota: un
incidente stradale se li è portati via, e adesso lei, a trentacinque
anni, è rimasta sola con i suoi pochi ricordi. Proprio per mettere in
ordine i pensieri, e riavvolgere il filo della memoria, decide di
restare lì per un po': d'altra parte, ne ha abbastanza di Londra, dove
lavora come giornalista freelance, e forse anche di James, suo fidanzato
di vecchia data e di tiepidi slanci. Ha solo bisogno di stare un po'
con se stessa. Il profumo del mare e il rumore delle onde che si
abbattono costanti sulla riva non possono che aiutarla. Finché,
inaspettatamente, compare nella sua vita Andrés: spagnolo di
Fuerteventura, nelle Canarie, ha negli occhi il sole della sua terra e i
colori dei quadri che suo padre, famoso pittore, gli ha insegnato a
dipingere. Si conoscono sulla riva dell'oceano e tra loro nasce qualcosa
di molto forte... Ma il passato si accinge a presentare il conto. Nella
casa dell'infanzia, Ruby scopre infatti un segreto, custodito in una
vecchia scatola: una lettera con la data del 1939 e il timbro di
Barcellona, accompagnata dalla foto di una donna con in braccio una
neonata. Una lettera che, per la prima volta in vita sua, porterà Ruby a
chiedersi chi fossero davvero i suoi genitori. E intanto anche Andrés,
richiamato alle Canarie per l'improvvisa malattia del padre, dovrà
vedersela con una rivelazione che rischia di compromettere il suo nuovo
amore.
Più interessante del primo l'ho letto in un soffio, con uno stile semplice che cattura il lettore.
Ci sono più di una storia portante, strada facendo la protagonista non è più Ruby, ci sono le storie di Andrès e la storia di suor Julia che alla fine risultano forse più interessanti.
Un romanzo che consiglio per queste fredde e tristi giornate d'inverno da passare con il camino acceso.
Ci sono più di una storia portante, strada facendo la protagonista non è più Ruby, ci sono le storie di Andrès e la storia di suor Julia che alla fine risultano forse più interessanti.
Un romanzo che consiglio per queste fredde e tristi giornate d'inverno da passare con il camino acceso.
Ciao, fortunatamente sognare è ancora lecito, concordo con il tuo pensiero del leggere ciò che ti senti.
RispondiEliminaMa sì, a volte abbiamo bisogno anche di poterci sentire un po' più leggeri... come sempre terrò presente!
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