E' incredibile la velocità con cui ci si abitua a non fare nulla, dieci giorni di vacanza ed il ritorno è stato a dir poco traumatico anche per me che non sopporto l'ozio e devo sempre avere le mani impegnate e la testa in movimento.
In realtà non facciamo mai "vacanze da non far nulla", ci piace esplorare, nuotare, camminare, ma è tutta un'altra vita, una sera tornando dalla spiaggia mi sono accorta in moto di pensare alla lista della spesa per il nostro rientro, quando qualche giorno dopo ho dovuto preparare il pane non ne avevo propio voglia, cosa che solitamente mi piace un sacco; figuratevi che voglia avevo di stirare le innumerevoli lavatrici che si sono succedute.
Piano piano si torna però alla normalità e per fortuna prima di partire avevo preparato un po' di cibarie, panzerotti, gnocchi, pasta, settimana prossima farò un po' di tortelli; vorrei prepararli con un ripieno di melanzane e formaggio visto che l'orto sta dando buoni frutti.
Cerco di non pensare a come saranno i mesi che verranno perchè per noi saranno di fuoco e cerco di concentrarmi sulle cose belle che ci ha dato questa vacanza di cui vi racconterò meglio più avanti.
Intanto vi racconterò del primo libro letto propio sotto l'ombrellone.
Dopo un aborto che le ha spezzato il cuore,
Grania Ryan lascia New York e la sua carriera di scultrice per tornare
nel villaggio irlandese in cui è cresciuta. Un giorno, in mezzo alla
tempesta, sulla scogliera a picco sul mare dove è solita fare lunghe
passeggiate, scorge Aurora, una bimba orfana di madre da cui è subito
attratta in modo misterioso. Ma quando la madre di Grania, nonostante i
suoi numerosi ammonimenti, si accorge che la figlia si sta affezionando
ad Aurora e al padre di lei, le consegna un plico di lettere gelosamente
custodite negli anni. In quelle lettere è contenuta la storia dei Ryan e
dei Lisle, due famiglie legate fin dai tempi della guerra e sui cui
destini si stendono ombre oscure. Sarà proprio la piccola Aurora e la
devozione che Grania prova per lei a spezzare le catene del passato.
Narratrice del racconto è Aurora, inizialmente la storia è un pochino confusa per via dei diversi passaggi temporali; anche verso la fine, qualcosa sembra non tornare, ma nelle ultimissime pagine il puzzle si ricompone.
Scorrevole, intrigante e leggero insomma una buonissima lettura da ombrellone.
Oh caspita, ti ho appena lasciato un commento in un post più vecchio in cui ti auguravo buone vacanze ed ora mi accorgo leggendo che anche tu le hai già finite... I'm sorry!!! E' che non sto leggendo i post in modo ordinato!
RispondiEliminaDevono essere davvero buoni i tortelli con melanzane e formaggio, se puoi passa la ricetta, grazie!!
Figurati, gli auguri sono sempre di buon auspicio anche se arrivano in ritardo, provvederò a postare la ricetta.
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