E' da un po' che non pubblico una recensione, ho letto diversi libri, ma quello di oggi è piaciuto molto anche alla mia vicina di casa, così eccomi di nuovo a parlare di un romanzo della collezione Giunti.
India, Darjeeling. È il centesimo compleanno
di Anahita Chavan, per tutti Anni. La famiglia si riunisce per
festeggiarla, ma la sua felicità non è completa perché intorno alla
tavola manca uno dei suoi figli. Anche se un certificato ne testimonia
la morte, Anni sa che non è così: i suoi poteri di sensitiva le dicono
che non è morto da bambino, come tutti credono, ma che è ancora in vita.
Quindi lascia ad Ari, uno dei nipoti, il compito di fare luce sul
passato e gliene consegna la chiave: un manoscritto in cui ha raccolto
la storia della sua vita. Inghilterra, Dartmoor. L'attrice americana
Rebecca Bradley è ad Astbury hall sul set del suo nuovo film. Lord
Astbury, schivo proprietario del maniero, si mostra fin troppo gentile
nei suoi confronti e insiste sulla somiglianza tra Rebecca e sua
nonna... Sarà il viaggio di Ari in Inghilterra e l'incontro con Rebecca a
gettare nuova luce sul periodo inglese di anni durante la Prima guerra
mondiale e sull'amore tormentato tra lei e Donald, erede di Astbury
Hall. Un viaggio alla scoperta delle proprie radici che gli darà modo di
scoprire che anche lui ha le stesse capacità sensitive della nonna e di
svelare i segreti rimasti sepolti per intere generazioni.
Inizierei dal titolo poco attinente alla storia, queste rose di mezzanotte vengono citate solo un paio di volte senza essere il fulcro di niente, certo conferisce una connotazione romantica, ma non dice nulla della trama.
Come sempre accade nei racconti della Riley, le vicende narrate si svolgono su due livelli temporali, passato e presente che si intrecciano e se è evidente da subito che nel passato non ci sarà un lieto fine, nel presente ci sarà una nota di riscatto con un finale da pelle d'oca.
Veloce e scorrevole l'ho appunto prestato alla mia vicina la quale ha eletto Lucinda Riley la sua scrittrice preferita, a dire il vero non è che abbia letto molto altro nella vita, ma per ora è così; il mio compito sarà quello di iniziarla anche ad altre letture.
Veloce e scorrevole l'ho appunto prestato alla mia vicina la quale ha eletto Lucinda Riley la sua scrittrice preferita, a dire il vero non è che abbia letto molto altro nella vita, ma per ora è così; il mio compito sarà quello di iniziarla anche ad altre letture.
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