Quello della casalinga è propio uno sporco lavoro, i più sono convinti che noi donne che non si lavora regolarmente retribuite si sia persone che passano la maggior parte del tempo in cerca di un modo per riempire la giornata.
Questa non solo è convinzione di molti uomini, ma anche di molte donne che dal canto loro non hanno mai fatto in realtà la casalinga, donne che lavorano (buon per loro) e che trovano comunque il tempo di uscire nel week end o di andare in palestra tre volte la settimana; persone che hanno mamma suocere, collaboratrici e uomini che collaborano al ménage familiare.
Purtroppo, anzi per fortuna, io non ho trovato il galoppino che mi fa spesa, mi va a pagare le bollette, mi va in banca, a prendere l'acqua al distributore, mi lava, stira, riordina, cucina, passa lo sweefer o lo spazzolone, pulisce il camino e setaccia il pellet.
Non ho una sarta che mi fa gli orli, nessuno che porti fuori la spazzatura (anche se a dire il vero in inverno quando c'è poca visibilità ci pensa mio marito), non ho un giardiniere o un lavavetri ( e tende).
Detto questo mio marito parte alle 6 del mattino e non torna mai prima delle 8 di sera, è capitato anche che tornasse alle 11, è reperibile anche nel week end, di giorno o di notte non fa differenza; nonostante ciò molte cose in casa le ha fatte lui.
Vi ho già raccontato del camino, delle piastrelle in cucina, mi ha montato le plafoniere ed il lampadario, anche i bacchettoni delle tende li ha montati lui ed è lui che taglia l'erba; nella prossima settimana di ferie mi monterà il pergolato.
Vi ho già raccontato del camino, delle piastrelle in cucina, mi ha montato le plafoniere ed il lampadario, anche i bacchettoni delle tende li ha montati lui ed è lui che taglia l'erba; nella prossima settimana di ferie mi monterà il pergolato.
Certo è che mio marito dove si trova lascia qualsiasi cosa, scarpe ovunque, magliette lasciate sulle sedie del soggiorno, così i pantaloni, le calze,o i fazzoletti sporchi sul comodino; non chiude i cassetti o le antine dei mobili.
Alcune sono convinte che noi si stia a casa a farsi mantenere, la verità è che se mio marito dovesse stipendiare una persona per fare ciò che faccio io dovrebbe andare a vendere un rene e sperare di venderlo al maggior offerente.
Ecco io credo che se ci fosse un po' più di empatia e comprensione femminile certo si vivrebbe meglio.
Ho iniziato a lavorare prima di queste fanciulle ed alcune addirittura vivono ancora a casa con mamma e papà che fanno spesa e preparano la cena, quindi..."vuoi fare la casalinga? bene, pronti ti do una settimana di prova, se vuoi io vado in ufficio al posto tuo e la colazione la faccio al bar come fai tu".
Si perchè tanti dicono "beh sei a casa che ci vuole a fare una colazione?" "nulla non serve una laurea in astrofisica, ma solo un po' di buona volontà" quella mica tutti ce l'hanno.
Così ecco fatta una bella torta per la colazione.
- 4 uova
- 100 gr di zucchero
- 80 gr di burro
- 60 gr di mandorle tritate
- 120 gr di farina di grano saraceno
- 1 bustina di lievito
- confettura di mirtilli rossi, io ho usato una marmellata di lamponi fatta lo scorso anno (non con la mia modesta piantina che quest'anno ho dovuto cambiare).
Lavorare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il burro ammorbidito,
le mandorle tritate, la farina, il lievito e gli albumi montati a neve.
Foderare una teglia con la carta forno, versare il composto dentro.
Infornare a 170° per 30 minuti. Una volta cotto il dolce farlo
raffreddare e tagliarlo poi a metà e spalmarci la confettura di
mirtilli, rimettere poi sopra la parte superiore della torta e
spolverizzare con lo zucchero a velo.
Una torta dal gusto particolare, è deliziosa, morbida senza essere troppo asciutta e la nota acidulata della marmellata ne fa una torta dolce, ma non all'eccesso, ve la consiglio se anche voi fate parte di quella categoria che la colazione, o la merenda se la fa in casa apparecchiando, sparecchiando e riordinando.
Ah... come ti capisco, ne so davvero qualcosa, è un lavoro senza termine d'orario!
RispondiEliminaConsoliamoci con una fetta di questa bella torta...
Grazie per essere passata a trovarmi, è un piacere anche per me tornare a leggere i tuoi post, buona serata
lolle
Cara Cispiolina , devi portare tanta tanta santa pazienza !!!!! Mi ci ritrovo molto in quello che scrivi , compreso marito disordinato !!! Ma che dobbiamo fare !!! In fin dei conti a noi donne basta poco per coccolarci !!! Anche una bella torta come hai fatto tu !!!!
RispondiEliminaBacioni !!!
Ho idea che tu abbia incontrato qualcuno che ti ha proprio dato sui nervi, ho ragione? Comunque ti capisco, lavorare e farsi badare i figli dalle suocere che, magari, ti portano anche la cena e ti stirano i panni non da certo un'idea di cosa significhi fare la casalinga! Buon fine settimana a voi! Chiara.
RispondiEliminaE' propio così Chiara ed anche ripetutamente, è questo il guaio!
EliminaConsolati col fatto che io seguo il tuo blog e le tue torte sono graditissime a casa nostra, specialmente quella allo zafferano! Chiara
RispondiEliminaMi fa tantissimo piacere!!!
EliminaBeh io lascerei volentieri un lavoro insoddisfacente per fare la casalinga: occuparmi dei miei e della mia casa mi darebbe certo soddisfazione, è un lavoro duro ma è fatto con amore x le persone che si amano... purtroppo non è stipendiato e quindi son costretta ad un lavoro che non amo...
RispondiEliminaTi capisco Susanna, ma vedi che tu hai un approccio diverso, in questi anni non ho mai letto un tuo commento negativo sul fare la casalinga, mentre come scrivevo sopra ci sono persone, che conosco da sempre e che so per certo non aver mai fatto la spesa in vita loro denigrare ciò che noi si fa a casa.
RispondiEliminaIl tuo è un lavoro ingrato, ma pensa che io negli anni passati ho lavorato ad un centralino per fare telemarketing (la cosa più assurda negli anni 2000), ma ho lasciato perdere. Spesso sento dire che non c'è lavoro, io invece insisto nel dire che il lavoro c'è; è lo stipendio che manca. Pensa che ho fatto lavori dove ho anche rimesso soldi per i costi di carburante, lavori dove, con la scusa della formazione (mai finita perchè durava anni), percepivo 200€ e ne spendevo 250€ di benzina, più abbigliamento (diciamolo in casa ho due tute che faccio girare) ecc. A quel punto è stato naturale pensare di stare a casa ed è una cosa che faccio anche con soddisfazione, ma sono tante quelle persone che non riconoscono ciò che comporta.